[Recensione] Basta guardare il cielo

Di Rodman Philbrick.

Editore: I Delfini Fabbri Editore.

Maxwell Kane è un adolescente di corporatura massiccia, con gravi difficoltà a socializzare.

Quando entra nella sua vita Kevin, un bambino molto intelligente, ma affetto da una seria malattia, tutto cambia, perché Kevin ha un cervello anche per lui. Mi ha colpito in particolar modo quando la famiglia di Kevin e quella di Maxwell trascorrono insieme la vigilia di Natale; prima cenano e poi aprono tutti insieme i regali. Maxwell rimane stupito dal regalo ricevuto da Kevin per la sua bravura nell’invenzione della scatola contenente il suo vocabolario personalizzato donatogli in segno di amicizia. I due diventano amici inseparabili, infatti vengono chiamati “Freak the Mighty”, capaci di affrontare coraggiosamente qualsiasi difficoltà, ispirati dalle gesta di Re Artù e dei suoi cavalieri. Riescono ad aiutarsi anche nella paura e rischiando la propria vita. Si compensano l’un l’altro in tutto e per tutto e mi hanno fatto capire che l’amicizia vera è un valore molto importante per ogni persona e si scopre proprio nei momenti più difficili come in questo caso: il loro forte legame li porta a superare qualsiasi ostacolo. Intanto il padre di Maxwell rapisce suo figlio, ma Kevin, come al solito, riesce a scoprire il nascondiglio facendolo arrestare (era già stato arrestato in precedenza per aver ucciso la moglie). Kevin non gode di buona salute, e com’era già previsto, è costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico,ma… Si può dire che questo libro è ricco di avventure: alcune di queste belle, divertenti, allegre e curiose; altre invece mi hanno suscitato paura, tensione e tristezza.

Rodman Philbrick vive con la moglie Lynn Hernett, in Florida, fra il Meune e le Keys. Questo libro gli è stato ispirato da un amico molto speciale.

Francesco Di Baldini 1°A

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