Giorno di Stage: Liceo Scientifico “Volta”

Da quando sono in prima media, molti adulti mi ponevano sempre la domanda cruciale: “Sai già che scuola fare dopo le medie? ” Io rispondevo sempre decisa:”Scientifico”.

Non ho mai cambiato idea, valutavo sempre gli altri licei:classico assolutamente no, per me è la scuola più pesante e non mi è mai interessato, non che lo scientifico sia da meno come impegno; il linguistico mi sarebbe piaciuto, ma i miei genitori dicevano che poi non mi sarebbe servito a niente. Lo scientifico è la scuola che mi si addice di più e che più mi appartiene, mi è sempre piaciuta la matematica , la fisica e molti argomenti scientifici, sinceramente mi piace anche il latino, però fino ad un certo punto. Ho scelto la scuola che mi interessa di più. Non so ancora, inoltre, cosa fare da grande per cui non posso basarmi sulla professione che vorrei praticare per scegliere il liceo, ma lo scientifico almeno mi lascia tutte le porte aperte. Ho compreso che bisogna studiare con molta intensità e continuità, per questo ho scelto di frequentare lo stage presso il liceo scientifico di Castel San Giovanni, per rendermi ben conto dell’impegno che dovrà essere profuso il prossimo anno scolastico. Non ho voluto prendere in considerazione nemmeno il liceo Gioia, perchè c’è già il liceo a Castello e non ha senso andare fino a Piacenza. Dopo essere andata alle iniziative di scuola aperta, sono andata  allo stage giovedì 12 gennaio. Io ed alcuni miei amici, prima di entrare  al liceo, ci siamo ritrovati di fronte  allo Zigo Zago, una cartoleria. Arrivati nei pressi del cancello, c’erano tutti i miei compagni delle medie, eravamo tantissimi e non credevo ai miei occhi. Ero molto agitata, alcuni mi chiedevano cosa dovevamo fare, poi finalmente siamo entrati. Ci hanno fatto sedere nall’aula magna, costituita da gradoni verdi, sopra di noi c’era una balconata da cui i ragazzi del liceo ci osservavano. La professoressa Piroli ci ha accolto e ci ha spiegato ciò che avremmo fatto nella mattina. Ci ha detto che prima saremmo stati divisi e saremmo stati guidati da un tutor che ci avrebbe portato in alcune classi. Alla seconda ora ci saremmo ritrovati nell’aula conferenze per fare filosofia. Nel mio gruppo la maggior parte dei ragazzi era di Sarmato. Conoscevo bene il nostro tutor, quindi ero a mio agio. Abbiamo preso le sedie e poi siamo andati nella classe 1^D. Conoscevo molti ragazzi di quella classe e porgevo le domande tranquillamente. La lezione di scienze, tenuta dal professore Gliozzi, è stata interessante. la professoressa ha spiegato la luna, l’argomento che conoscevo meglio. Mi sentivo preparata per questo liceo. Suonata la campanella, il nostro tutor ci ha accompagnato nell’aula conferenze. Ci ha accolto il professore  Beccaria e abbiamo fatto filosofia, ma non era proprio una lezione, perché abbiamo fatto un gioco: ci siamo divisi nelle nostre classi delle medie e il professore ci ha posto sei domande a cui avremmo dovuto rispondere. Dopo aver risposto, il docente di filosofia ci ha detto che  non gli interessava la risposta, ma cosa avevamo fatto per raggiungere la soluzione. C’è voluto sempre un metodo diverso  per rispondere ad ogni domanda, ogni metodo, però, richiedeva il pensiero, infatti la filosofia richiede il ragionamento. Il professore,  inoltre,  ha detto che ogni filosofo avrebbe risposto in maniera diversa. Finita l’ora, sono venuti a prenderci i tutor, ci siamo divisi in gruppi e siamo andati in un’altra classe  dove abbiamo seguito una lezione  di latino. In tutta la lezione non ho capito quasi niente.Le ragazze che conoscevo di quella classe mi suggerivano alcune parole e io sono riuscita a rispondere ad una domanda. Dopo è suonato l’intervallo e sono andata a trovare mia cugina e mia sorella. L’ambiente é molto diverso dalle medie, perchè sei più libera. Per l’ultima ora siamo andati in 2^D ed abbiamo seguito una lezione di fisica che mi è piaciuta abbastanza. Al suono della campanella siamo uscite con altre classi, perchè le lezioni terminavano alle 12:00. Sono andata a fare un giro con i miei amici e ognuno di noi ha raccontato la propria esperienza. Arrivata a casa, la mamma  mi ha sommersa di domande. Il giorno dopo non avevo voglia di andare alle medie, perchè volevo frequentare il liceo.  Mi è piaciuto questo istituto, perchè i professori sono molto bravi e li ho seguito molto volentieri. E’ stata una bella esperienza e adesso l’unico obiettivo che ho è finire le medie con impegno e determinazione per superare l’esame ed essere pronta a superare l’ostacolo successivo.

CLAUDIA FRANZINI CLASSE 3^C

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