Lucio Dalla è un cantautore italiano, nato a Bologna il 4 marzo 1943 e morto a Montreux il 1° marzo 2012.
In più di 50 anni di carriera ha scritto ben 23 album, affermandosi nel mondo della musica italiana come uno dei maggiori cantautori. Dalla ha iniziato il suo cammino nella musica come jazzista, suonando il clarinetto. Ha toccato poi diversi generi come il soul, il pop e il rock. Sono suoi grandi successi come “Piazza Grande”, “4 marzo1943”, “Attenti al lupo”, “L’anno che verrà” e “Caruso”. Ha anche collaborato con altri grandi artisti del calibro di Francesco Guccini e Francesco De Gregori, Luciano Pavarotti. Vanta diverse partecipazioni al Festival di Sanremo, l’ultima a febbraio in coppia con il giovane Pierdavide Carone. Lucio Dalla era anche un grande appassionato di sport, soprattutto di basket e calcio, essendo tifoso delle due squadre della sua città, il Bologna Calcio e la VirtusBologna. Lucio è venuto improvvisamente a mancare la notte del 1° marzo di quest’anno, dopo essersi esibito nel suo ultimo concerto a Montreux, una delle tante tappe del suo tour.
Uno dei suoi brani più famosi è Caruso, di seguito il testo della suggestiva canzone:
Qui dove il mare luccica e tira forte il vento
su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento
un uomo abbraccia una ragazza dopo che aveva pianto
poi si schiarisce la voce e ricomincia il canto.
Te voglio bene assaje
ma tanto, tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint’e vene sai.
Vide le luci in mezzo al mare
pensò alle notti là in America
ma erano solo le lampare e la bianca scia di un’elica
sentì il dolore nella musica, si alzò dal pianoforte
ma quando vide la luna uscire da una nuvola
gli sembrò più dolce anche la morte
guardò negli occhi la ragazza, quegli occhi verdi come il mare
poi all’improvviso uscì una lacrima e lui credette di affogare.
Te voglio bene assaje
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint’e vene sai.
Potenza della lirica dove ogni dramma è un falso
che con un po’ di trucco e con la mimica puoi diventare un altro
ma due occhi che ti guardano, così vicini e veri
ti fan scordare le parole, confondono i pensieri
così diventa tutto piccolo, anche le notti là in America
ti volti e vedi la tua vita come la scia di un’elica
ma sì, è la vita che finisce ma lui non ci pensò poi tanto
anzi si sentiva già felice e ricominciò il suo canto.
Te voglio bene assaje
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint’e vene sai
Durante un’intervista Dalla ha raccontato la nascita di Caruso:
Il cantautore si trovò costretto, in seguito ad un guasto alla propria imbarcazione, a soggiornare in un albergo a Sorrento, proprio nella stessa stanza che anni prima aveva ospitato il tenore Enrico Caruso poco prima della morte. Qui i proprietari dell’albergo gli raccontarono degli ultimi giorni della vita del tenore e della sua passione per una giovane a cui dava lezioni di canto. Da quei racconti Lucio Dalla ebbe l’ispirazione per scrivere il brano, il cui ritornello è tratto da una canzone napoletana degli anni ’30. Questa è una delle più famose canzoni d’amore italiane.
William Pagani, Matteo Passerini e Riccardo Mazzocchi