Appunti sulla storia di Castel San Giovanni

In questo articolo vi faremo scoprire alcune curiosità sulla vita in epoca medievale a Castel San Giovanni!

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(“Recinto di Castel San Giovanni d’Olubra – suoi borghi annessi”: mappa di Piergiorgio Medagliani dell’anno 1793, conservata all’archivio di stato di Parma).

Dove oggi c’è la chiesa di san Rocco, esisteva, in epoca romana,  un insediamento chiamato “Olubra” (sul nome si possono solo fare ipotesi: forse venne dato in onore di un mitico generale Olubro che vinse una battaglia contro i Galli). Qui chi viaggiava sulla via Emilia poteva fermarsi per cambiare o far riposare i cavalli. Il nome Olubra, nei secoli, si sarebbe trasformato in “Olora” e quindi in “Lora”. Nel 1290 Alberto Scotti, signore di Piacenza, volle rinforzare i confini del suo territorio, spesso colpiti dai Pavesi. Decise quindi di fondare un nuovo borgo fortificato: Castel San Giovanni. L’insediamento nacque tra i torrenti Lora e Carona che fornivano acqua e difesa. Il suo punto di forza era quello di essere sulla via Emilia che permetteva molti scambi commerciali. Castel San Giovanni divenne un comune medievale a tutti gli effetti: i suoi statuti vennero scritti nel 1359. Queste leggi che i nostri antenati si diedero sono molto interessanti: ci fanno capire quanto quell’epoca lontana fosse difficile, violenta e come ci fosse già chi provava a imbrogliare il prossimo. Vi diamo un esempio di come i castellani medievali si regolavano, trascrivendo alcuni statuti:

  • L’ insulto verso una persona nella propria casa senza armi, di giorno sarà punito con una multa di 40 soldi piacentini.Se ci saranno percosse o minacce con armi la multa sarà più severa.
  • Per chi sguainerà la spada completamente o solo in parte, la multa sarà di 40 soldi piacentini.
  • Se qualcuno bestemmierà o maledirà Dio e la Vergine Maria, la multa sarà 20 soldi Piacentini, chiunque presenterà l’ accusa riceverà metà della multa, si crederà all’accusa senza alcuna altra prova. Il colpevole, se non avrà i soldi con cui pagare la multa sarà incatenato davanti al comune finchè il podestà deciderà di liberarlo.
  • I macellai non devono mettere del grasso estraneo nelle bestie destinate alla vendita per non alterarne il peso. Multa 5 soldi piacentini; l’informatore avrà metà della multa.

Martina Fugazza, Chiara Montefiori, Federica Botteschi, Gabriele Rizzi

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