[Recensione del libro] Il libro delle storie di fantasmi

Autore:Roald Dahl

Editore: Salani

9788884511157gIn questo libro sono racchiuse quattordici storie di fantasmi che mi hanno appassionato molto, sono scritte in maniera articolata e comprensibile per i ragazzi della nostra età ed anche più grandi. In ogni storia appare un fantasma solo alla fine della vicenda in modo da far rimanere col fiato sospeso ad ogni riga e in modo da appasionare il lettore.
La prima storia è “Sulla strada di Brighton”. Il suo autore è Richard Midletton.

Personaggi principali: un vagabondo  e un ragazzo di diciotto anni anche lui vagabondo e ammalato. Altri personaggi: un medico.
Trama

La neve gelida copre un vagabondo che dal freddo pensava di essere morto; mentre era in cammino incontra un ragazzo malato, sporco e tutto infreddolito che gli domanda se poteva continuare il viaggio verso l’ombra con lui e il vagabondo accetta . Mentre i due erono in cammino, il ragazzo racconta la sua storia al vagabondo che si accorge che il ragazzo era malato. A un certo punto il ragazzo sviene e cade tra le braccia del vagabondo che comincia  a chiedere aiuto e giusto in quel momento una macchina accosta. L’autista è un medico che visita il ragazzo. Il medico, arrivato in soccorso, carica il ragazzo in auto e lo porta all’ ospedale; le ultime parole che il ragazzo dice al vagabondo sono:”Ci
reincontreremo dopo Reigate” e morì. Il vagabondo continuò a camminare e superata Reigate una figura debole e stanca gli chiede se poteva accompagnarlo verso Londra: era il ragazzo! Stupito, il vagabondo chiede come avesse fatto a essere lì se prima era morto e il ragazzo risponde:”Noi non possiamo morire, abbiamo una vita talmente orribile che non potremo mai smettere di viverla!”.
Commento

La storia mi è piaciuta molto , perché ti immedesimi nella vicenda e il significato è molto complesso da capire . Il libro nel suo insieme è avvincente, perché non si riesce a smettere di leggerlo. Devono, però, piacere i libri horror. Non sono una che tende a spaventarsi facilmente, ma ammetto che questo libro un po’ di paura la mette…

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