Splende il sole sulla classe 2^A in uscita a Spettine

Giovedì 21 marzo la mia classe si è recata alla base Scout di Spettine. Ci siamo trovati alle 7.50 in Piazzale Gramsci per prendere il pullman. Siamo arrivati a Spettine circa alle 9.00 del mattino. Appena entrato nella base, mi sembrava di essermi trasferito in un altro mondo, immerso nella neve e sotto un cielo finalmente azzurro e terso.DCIM100MEDIAAbbiamo posato gli zaini su travi di legno all’interno di una grande tenda e ci siamo messi in cerchio per ascoltare Franco, il responsabile del progetto “Basi aperte”, il quale ci spiegava il motivo per cui eravamo lì: sperimentare una lezione non “tradizionale”, pratica, fuori dalle aule, per avvicinarci alla natura.

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Ci siamo presentati e successivamente ci hanno diviso in tre gruppi ed ognuno di essi è stato affidato ad uno o più istruttori che ci
spiegavano le attività e ci aiutavano. Il primo gruppo lavorava per imparare ad accendere il fuoco. Si dovevano raccogliere le pietre, per poter formare un focolare e gli inneschi, cioè pigne, rametti e aghi di pino per accendere il fuoco.

Nel secondo gruppo dovevamo trovare le impronte di vari animali e con il gesso farne i calchi. Sempre nello stesso gruppo, finita la prima attività, si doveva risalire all’animale che ad ognuno di noi aveva attaccato dietro la schiena l’operatrice scout, aiutandoci con alcune domande fatte ai compagni.

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Nel terzo gruppo bisognava costruire una tenda per rifugiarsi in caso di contrattempo o di permanenza nel bosco; questa era costituita da due teli robusti legati con due corde a due alberi attraverso nodi speciali.

Verso le 12.30 abbiamo pranzato al sacco, ma prima siamo riusciti a fare due scambi di attività. Dopo aver pranzato abbiamo giocato con la neve immersi nella natura.DCIM100MEDIA

 

Verso le 15.00 abbiamo ripreso le attività e abbiamo fatto l’ultimo scambio. Stanchi, bagnati e sporchi di fango, ci siamo cambiati e
verso le 16.00 siamo saliti sul pullman per ritornare a Castel San Giovanni.

Mi sono divertito molto insieme ai miei compagni e soprattutto abbiamo fatto diverse nuove esperienze; la più interessante è stata quella di accendere il fuoco con le nostre mani. Ho svolto con piacere tutte le attività pensando che un giorno potrebbero servirmi e perciò mi hanno coinvolto perché ero incuriosito dai modi in cui si può sopravvivere usando le risorse della natura. Ho proprio messo in atto il detto: ” impara l’arte e mettila da parte”.

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Francesco Baldini

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