“Il violinista” di Chagall: impressioni e suggestioni

I ragazzi della classe 1 D ci hanno fatto pervenire alcuni loro lavori artistici ispirati all’opera pittorica “Il violinista” di Marc Chagall. Sono rielaborazioni del quadro e testi ispirati dal personaggio raffigurato. Ve ne proponiamo alcuni.

DCIM100MEDIAEro in camera quando appoggiai il libro sul comò e spensi la luce.

Ricordo ancora la prima volta che il violinista mi apparve in sogno.

Mi addormentai cullata dalla sua dolce musica che mi portava a sognare cose meravigliose tra nuvole, unicorni e fate.

Ricordo che quel giorno avevo dato un pezzo di pane ad un vecchio mendicante.

Da allora continuai a fare azioni gentili e ad  aiutare i poveri.

Un giorno litigai con la mia migliore amica Giulia. La presi in giro fino a farla piangere: non mi piacevano per niente i suoi occhiali nuovi, ed io non sono una che si fa scrupoli nel commentare.

Il sogno di quel giorno fu brutto ed infernale  tipo GUERNICA di Picasso, con bombe ed aerei a guerra!

Da allora capii che mi dovevo comportare bene e che se lo avessi fatto di notte non sarei stata benissimo.

Margherita Re

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Il violinista era tanto solo. Suonava per le strade della città e in mezzo ai prati. Ma nessuno si fermava ad ascoltarlo.

Il violinista amava tanto la musica e aveva tanto  bisogno di un amico. Finalmente un  giorno mentre suonava  in mezzo ad un prato si avvicinò un bellissimo cagnolino marrone.

Da quel giorno il violinista non fu più solo. Aveva finalmente travato un amico a cui suonare il violino.

Darius Prisacaru

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C’era una volta un violininista  che stava passeggiando per la strada e, ad un certo punto, vide una bellissima ragazza. Di nascosto  la seguì e vide la sua casa. Dopo un po’ di giorni, sulla collina davanti  la sua finestra, prese dei pennelli e disegnò dei fiori, poi prese dei sassi di color viola e compose dei cuori. Poi assunse un uomo che doveva scrivere nel cielo TI AMO. Quindi cominciò a suonare il violino. La ragazza si sporse dalla finestra per ascoltare la melodia. Poi scese e si avvicinò al violinista. Lui le chiese se si voleva sposare con lui e lei rispose di si. Cosi vissero per sempre felice e contenti.

Giorgia Ghizzoni

in collaborazione con  Raoul Nagy, Martina Fugazza, Keit Galicia

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