Alcuni alunni della 1 A hanno deciso di intervistare un personaggio davvero speciale, mitico, il protagonista del poema omerico l’Odissea: Ulisse (o Odisseo).
Ha saputo rivelarci informazioni e aspetti delle sue avventure che non conoscevamo.Intervistatore: Buongiorno Ulisse, quale avventura ha preferito tra quelle che ha vissuto?
Ulisse: l’avventura che ho preferito è stata quando ho ascoltato le sirene vicino agli scogli, anche se sapevo che ci avrebbero fatto solo del male. Per fortuna avevo fatto tappare le orecchie ai miei compagni altrimenti…
I: tra tutti i personaggi che ha incontrato, qual è stato il più temibile?
U: secondo me il ciclope Polifemo per le sue dimensioni, per la sua forza e per la sua crudeltà, infatti riusciva a sollevare pesanti massi e ha divorato sei dei miei uomini!
I:lei è famoso per la sua astuzia: quale episodio ricorda con più soddisfazione?
U: sicuramente la mia fama è legata all’episodio del cavallo di Troia. Ero davvero davvero stanco di combattere quella interminabile guerra e mi sono inventato questo inganno.
I: quando ha avuto veramente paura di morire?
U: ho avuto paura di morire in occasione dell’ultimo naufragio che mi ha portato all’isola del Feaci, da Nausicaa. Ero solo, senza compagni, senza nave… davvero una brutta esperienza.
I: durante il viaggio che ha fatto per tornare a Itaca, ha incontrato mostri tremendi: come ha fatto a sopravvivere?
U: sono sopravvissuto grazie al coraggio e alla benevolenza degli dei e del fato; ad esempio, quando abbiamo affrontato Scilla, non c’era modo di proteggersi se non avvicinandosi pericolosamente a Cariddi con il rischio di far affondare la nave.
I: le è sembrata una buona idea quella di travestirti da mendicante appena tornato ad Itaca?
U: si, perché i pretendenti al mio trono mi avrebbero ucciso, avrebbero preso in sposa mia moglie e avrebbero governato Itaca.
I: anche dopo tanto tempo la sua famiglia le è rimasta fedele (cane incluso): se lo sarebbe aspettato?
U: ne sono rimasto molto colpito. Mi hanno dato una grande gioia, so che non è stato così per tutti i miei compagni di guerra.
Matteo Calegari, Gabriele Rizzi, Francesco Traversi con la collaborazione di Emma Repetti