Il giorno 11 Aprile 2013, si è svolto al teatro Verdi lo spettacolo teatrale ”Universi paralleli”. Questo spettacolo era finalizzato alla spiegazione della nascita dell’ Universo, con tutte le sue galassie ed i suoi sistemi stellari. In realtà, dalla spiegazione che mi era stata data e dal titolo, pensavo che fosse uno spettacolo serio e noioso, ma si è mostrato tutto il contrario! Già dall’ inizio abbiamo intuito che non ci saremmo annoiati affatto.
I personaggi impersonati dagli attori erano due: uno scienziato, serio e composto, ed un aiutante, amichevole e scherzoso con uno strano accento argentino. Lo scienziato ci ha spiegato la teoria del Big Bang in modo scientifico, grazie alla rappresentazione con un palloncino di quanto accadde nell’universo.
Dopo un’ attenta spiegazione, lo spettacolo si è fatto divertente: l’assistente è entrato, ha fatto scoppiare il palloncino ed ha riempito il professore di schiuma e di stelle filanti: è nato l’universo!
Lo spettacolo è continuato così, alternando momenti seri ed altri estremamente divertenti, fino alla fine: il professore cercava di spiegare sempre in modo accademico, ma c’era sempre l’assistente che entrava in scena e creava situazioni scherzose e simpatiche.
Una delle parti che mi sono piaciute di più è la scena in cui i due personaggi si “recano” in altre galassie con l’aiuto di una macchina spaziale (una strana macchina con sellino scorrevole incluso); il professore viaggiava con la macchina, mentre l’assistente “correva” al rallentatore.
Un altro momento molto carino (ma istruttivo) è stata la ”vendita dei pianeti ” ; di ogni pianeta lo scienziato elencava le principali caratteristiche, facendoci conoscere le peculiarità dei pianeti del sistema solare.
Lo spettacolo si è concluso ( con nostro grande dispiacere), facendo capire il significato del titolo “Universi paralleli”. I due attori hanno puntato il telescopio verso di noi ed hanno esclamato:”Vedo un Universo con gli occhiali!”, ”Ed io vedo un Universo con i capelli ricci !”, perchè tutti, anche se siamo così piccoli, conteniamo dentro di noi un Universo molto grande. Alla fine abbiamo anche potuto interagire con gli attori, ponendo loro delle domande. Questo spettacolo mi è molto piaciuto e mi ha colpito tantissimo!
Le scenette divertenti e le interruzioni dell’assistente hanno solamente reso più ” leggero” l’argomento della formazione dell’universo, anche se poi, senza accorgercene, ci siamo resi conto di aver avuto ed anche compreso bene nuove informazioni!
A completamento di questo articolo invitiamo a leggere l’approfondimento, nell’apposita rubrica, dal titolo “Il cielo visto da noi” frutto del nostro lavoro durante le lezioni di geografia.
Valentina Fellegara, Margherita Ciceri, Consuelo Labò con la collaborazione di Luca Brega e di Andrea Campomagnani