La gita a Roma della classe 3^C

Finalmente il giorno così tanto atteso è arrivato!

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Era il 21/02/13, alle 6:20 avevamo il ritrovo in stazione a Piacenza, per partire per una fantastica gita a Roma.

Non potevo crederci, solo dopo qualche ora avrei finalmente visto la capitale d’Italia, la fatidica “Città Eterna”.

Roma è il comune più popoloso d’Italia ed è tra le maggiori capitali eurppee per ampiezza del territorio.

Secondo la tradizione, è stata fondata il 21/04/753 a.C., e nel corso dei suoi tre millenni di storia è stata la prima grande metropoli dell’umanità, cuora delle più importanti città antiche, che influenzò la società, la cultura, la lingua, la letteratura, l’arte, l’architettura e i costumi dei secoli successivi.

Roma è stata il luogo d’origine della lingua latina, cuore della cristianità cattolica, ed è l’unica città al Mondo ad ospitare al proprio interno un intero stato,”la Città del Vaticano”, infatti per questo motivo è spesso definita capitale di due stati.

Eccoci sul treno, ognuno ha preso il proprio posto e per fortuna, senza ritardi ed intralci , nel giro di poche ore siamo già arrivati, infatti alle 10:05 siamo scesi dal treno .

Il nostro albergo era proprio vicino alla Stazione Termini,  così abbiamo depositato le valigie e siamo partiti per visitare la città.

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Per prima cosa abbiamo visitato il Colosseo; ho sempre visto quell’enorme struttura in tv, ma vederla dal vivo è stata tutta un’altra cosa. L’emozione era tanta, forse perché l’adrenalina per questa gita era alle stelle. Il monumento è situato nel centro di Roma, in grado di contenere fino cinquantamila spettatori ed è il più imponente monumento della Roma antica.

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Era usato per gli spettacoli dei gladiatori e per altre manifestazioni pubbliche.Il Colosseo, come tutto il centro storico di Roma, è stato inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità.

Gita (31)                            Gita (41)Abbiamo, poi, camminato per un chilometro e siamo arrivati al Colle Palatino che rappresenta il luogo al quale si riferiva la leggenda della fondazione della città. E’ uno dei sette colli di Roma e presenta due sommità separate da un avvallamento, la sommità  più elevata era detta Palatium, mentre l’altra era chiamata Germalus.

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Finito di mangiare, abbiamo ricominciato il cammino, siamo entrati nel Foro Romano, era stupendo!

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Il Foro Romano è situato nella valle compresa tra il Palatino e il Campidoglio, la professoressa ci ha spiegato  tutta la sua storia e noi eravamo veramentte impressionati nel vedere queste  costruzioni che risalgono anche alla Roma repubblicana.

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Il tempio di Vespasiano, l’Arco di Settimio Severo, il Tempio di Saturno erano tutti veramente interressanti ed  è stata una fortuna poterli visitare con un bel sole. Il Foro Romano è l’antica Roma, è l’area in cui la civiltà romana è nata nei secoli, è la costruzione, sull’ex terreno paludoso, di edifici adibiti alle attività politiche, religiose, giudiziarie e Commerciali.
Ci aspettava ormai l’ultima meta della giorata:  i Musei Capitolini.

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Finita anche quest’ultima tappa della giornata, siamo tornati in albergo, ci siamo lavati e siamo andati a mangiare in un ristorante convenzionato con l’albergo. La giornata era stata intensa e, stanchi, siamo andati a dormire.

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La mattina seguente, dopo una colazione abbondante, per prima cosa siamo andati alla Sinagoga che è una tra le più grandi d’europa, purtroppo anni fa vi fu un attentato ed un bambino morì, successivamente siamo andati in piazza San Pietro che veramente molto bella.

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  Anche questa piazza vista dalla tv e vista dal vero fa tutto un altro effetto, quando eravamo al centro della piazza mi sembrava di essere minuscolo rispetto alle colonne ed all’immensità della Basilica. La piazza è stata costruita in tile barocco ed è dedicata all’omonimo Santo; ogni giorno è punto di incontro per migliaia di fedeli.La basilica è la più grande delle basiliche papali di Roma ed è centro del Cattolicesimo.
L’interno della basilica è stupendo, abbiamo visitato anche le grotte pontifice dove sono sepolti tutti i papi.

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Quando siamo arrivati d’innanzi alla tomba di papa Giovanni Paolo II,  tutti, compresi i professori, si sono commossi, perché è stato un papa straordinario che ha sofferto per la chiesa. Tutti abbiamo provato grande commozione quando la professoresssa  ci ha spiegato che, in seguito a degli scavi archeologici, le ossa di San Pietro sono state ritrovate nella necropoli romana che si trova sotto l’altare maggiore. La successiva tappa è stata Castel Sant’Angelo , che è un monumento di Roma situato sulla sponda destra del Tevere e collegato allo stato vaticano attraverso un passaggio detto Passetto.

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Causa pioggia, siamo tornati in albergo con la metro, giungendo  così quasi al termine anche di questa seconda giornata di gita che ormai stava per concludersi.

Eccoci arrivati al nostro ultimo giorno di gita , quando la mattina ci siamo ci siamo svegliati, avevamo la consapevolezza che era ormai quasi ora di tornare a casa, non che ci dispiacesse rivedere parenti e amici, ma era divertente mangiare e dormire insieme ,vedere posti nuovi e anche, “diciamocelo” , non dovere fare i compiti e studiare.

Abbiamo preparato le valigie,perché, così,le avevamo già pronte per quando alle 19:00 avremmo preso il treno di ritorno, abbiamo fatto colazione e ci siamo avviati a visitare gli ultimi luoghi che ci mancavano.

In tram ci siamo recati in piazza di Spagna per ammirare  la scalinata di Trinità dei Monti, è veramente impressionante e so che in questo posto si svolgono famose sfilate di moda.

E’ decorata con numerose terrazze giardino e in primavera ed estate viene addobbata con molti fiori.

Al centro della piazza vi è la fomosa fontana della Barcaccia, che risale all’epoca barocca e attorno alla piazza vi sono importanti palazzi.

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La tappa successiva è stata quella che mi è piaciuta di più: la fontana di Trevi .

Quando abbiamo girato l’angolo della via e ci siamo ritrovati in questa piazza neanche tanto grande, la fontana mi ha tolto il fiato, perché è imponente e veramente molto bella.

E’ considerata una delle più celebri fontane del Mondo, è stata progettata da Nicolò Salvi, dopo che vari artisti avevano consegnato progetti, ma mai andati in porto. Come tradizione, ho lanciato una monetina nell’acqua della fontana, perché dicono che così, torni sicuramnete a Roma e io vorrei tornarci per visitarla ancora meglio.

A piedi, e con la pioggia che purtroppo non ci abbandonava, ci siamo diretti verso il Palazzo del Quirinale che è la residenza  ufficiale del Presidente della Repubblica Italiana, ed è uno dei simboli dello stato italiano. Io ho filmato il cambio della guardia, pero’ i soldati lo hanno fatto all’ inetrno del portone,a causa della pioggia, ma è stato comunque interessante.

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Il momento tanto atteso del pranzo è arriavto, siamo andati a mangiare al Mc che per noi ragazzi è il massimo. Come ultime visite,siamo andati a vedere il museo del Risorgimento la Basilica di Santa Maria Maggiore.

E’ una delle quattro basiliche Papali di Roma. E’ anche chiamata la Basilica delle Nevi, perchè si dice che la Madonna ha consigliato a Papa Liberio il luogo dove costruirla apparendogli in un sogno, e quindi quando un 5 agosto venne un’ insolita nevicata, il papa traccio’ il perimetro della basilica sulla neve. La nostra gita era ormai finita e con un po’  di malinconia siamo tornati in albergo , abbiamo preso i bagagli  e ci siamo avviati in stazione.

Gita (224) La bocca della verità

Il treno aveva un po’ di ritardo, perché c’era brutto tempo in tutta Italia, ma eccolo arrivare, abbiamo salutato Roma e via…Verso casa. Arrivati a Piacenza, c’erano i nostri genitori che aspettavano sotto una fitta nevicata.

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Questa gita è stata veramente bella, è andato tutto bene e ci siamo divertiti molto, la ricorderemo ancora di piu’, perché noi abbiamo  visitato la Città del Vaticano proprio qualche giorno  dopo che il papa aveva dato le sue dimissioni, che è un evento  rarissimo che non capita da centinaia di anni.

Le foto ed i Filmini che ho fatto mi aiuteranno a tenere vivo il ricordo di questa spledida esperienza.

Matteo Zucchini con la collaborazione di Riccardo Bernini & Marta Queirazza

Le fotografie sono di Chiara Azzalin

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