Al ritorno dalla gita a Trieste, ai partecipanti è stato chiesto di raccontare in una frase le impressioni, le emozioni, i luoghi e le vicende che sono risultate più significative per ognuno di loro. Di seguito sono state riportate in forma anonima, così come ogni alunno le ha scritte. Ci è sembrato giusto non correggerle o riassumerle per evitare le ripetizioni o raggrupparle in base ai temi, ma presentarvele così come noi le abbiamo ascoltate, perché l’emozione di questo viaggio possa giungere anche a voi con al spontaneità con cui lo abbiamo vissuto noi….
I docenti accompagnatori
“Tra mare e montagne, come tra Italia e Slovenia. L’uomo ha saputo abbellirla e renderla splendente: ecco Trieste.”
“Una città piena di fascino e di storia.”
“Insieme di emozioni indimenticabili.”
“Ciò che si fa in compagnia si fa perfettamente.”
“Grazie a questa gita abbiamo imparato cose interessanti e indimenticabili.”
“La Risiera di San Sabba è stata, per me, la parte più toccante della gita, perché siamo stati negli edifici nei quali sono passate tante persone, magari anche nostri parenti.”
“Redipuglia: ‘Ricordati che coloro che qui riposano si sono sacrificati anche per te.’”
“Foiba di Basovizza: dolore, rancore per persone morte ingiustamente. Amore per la mia Patria.”
“Foiba, scorcio di un abisso scuro, sofferente e interminabile, anche tu soffri come tutti quelli che hai divorato involontariamente, nel rancore e nella vergogna di deturpare la terra più bella.”
“Il tramonto sul mare.”
“Il posto che mi è piaciuto di più è stato il Sacrario di Redipuglia, perché ho cercato il mio prozio defunto.”
“Risiera di San Sabba: sterminio degli ebrei, dolore e morte di persone innocenti.”
“Trieste è una città fantastica e ci tornerei volentieri. Soprattutto a piazza Unità d’Italia di sera.”
“San Martino del Carso: è il mio cuore il paese più straziato.”
“Gita impressionante, perché ho toccato con mano i luoghi dove migliaia di persone sono morte e hanno sofferto. Ma mi sono anche divertito.
La città che abbraccia il mare,
al dolce tramonto, è la più bella,
ma le più sofferta: tante innocenti vittime
ha visto morire, eppure rimane sempre così;
bellissima, sperduta nel rosa mare.”
“La piazza Unità d’Italia vista illuminata da tantissime luci che la rendevano uno spettacolo emozionante…”
“Risiera di San Sabba: ho provato compassione e dolore.”
“Questa gita mi è piaciuta perché ho imparato delle cose interessanti e sono stato insieme ai miei amici.”
“Una gita divertente e interessante, con molte emozioni.”
“Trieste occuperà sempre un pezzettino del mio cuore.”
“Redipuglia: presente!”
“Risiera di San Sabba: celle piccole e buie. Persone trattate peggio degli animali.”
“Nella gita a Trieste mi ha colpito la grande quantità di guerre, battaglie, e problemi che hanno dovuto affrontare.”
“Redipuglia: non curiosità di vedere, ma proposito di ispirarvi vi conduca.”
“W Trieste: questa gita mi è piaciuta per la compagnia e i luoghi visitati.”
“Il Castello di Miramare è stato il luogo che mi ha colpito di più, perché di fronte al mare sono uscite tutte le mie emozioni.”
“Non dimenticherò mai le lunghe passeggiate nel centro di Trieste. Sono state un momento di riflessione ma anche di divertimento.”
“Alla fine di una lunga camminata, la libertà di imparare. Redipuglia… un’emozione per sempre.”
“Mi è piaciuto molto il museo della Grande Guerra (Gorizia) e l’acqua della pizzeria “Copacabana”!
“Il luogo che mi è piaciuto di più è stato il museo di Joyce (ragazzo un po’ sfortunato).”
“Risiera: al pensiero di tutti quei crimini commessi, di tutte quelle famiglie costrette ad allontanarsi dalle proprie case e condotte nei campi di concentramento, di quei poveri bambini cremati nei forni, il mio cuore si stringe e il mio pensiero vola a quelle anime innocenti.”
“Quando siamo andati alla Foiba di Basovizza ho provato molta tristezza e dolore nei confronti di quelle persone che sono state uccise ingiustamente e gettate in quelle enormi buche.”
“Chi sono i cavalieri della stanza 321?”
“La Foiba di Basovizza è stata il luogo che mi è piaciuto di più, perché ho ampliato le mie conoscenze sulla Seconda Guerra Mondiale.”
“Redipuglia: morte e distruzione per salvare la Patria.”
“Foiba, scorcio di un abisso scuro, sofferente e interminabile, anche tu soffri come tutti quelli che hai divorato involontariamente, nel rancore e nella vergogna di deturpare la terra più bella.”
“Sacrario del Redipuglia: non potremo mai capire quello che hanno provato ragazzi come noi, quasi coetanei, in quel massacro. Di tempesta s’odono proiettili.”
“Il luogo che mi ha colpito di più è Miramare, perché è rilassante.”
“Alla Foiba di Basovizza mi sono emozionato a sentire quello che accadeva lì.”
“ – 1) I “cavalli” della 321.
– 2) Bello, tutto bello, tranne l’acqua del rubinetto del ristorante Copacabana
– 3) Non ho ancora capito come funzionava la luce del bagno.”
“La gita è stata molto bella, vorrei ritornarci.”
“Il luogo che mi è piaciuto di più è stato il Redipuglia, perché ho scoperto le sofferenze dei nostri antenati durante la guerra.”
“Io e i miei amici “cavalli” ci siamo divertiti in questa calorosa avventura.”
“Redipuglia: davanti ai miei parenti.”
“Il posto che mi ha colpito e porterò sempre nel mio cuore è stato Piazza Unità D’Italia, perché è un luogo bello e accogliente.”
“L’ultima sera a Piazza Unità d’Italia: divertimento sulle luci blu.”
“ Hotel accogliente
Redi puglia presente
Le foibe fan star male
Ma il più bello è sempre il mare
Colmo di ricordi
E anime che sono sempre nel nostro cuore
Infatti nessuna croce manca.”
“Tutto è stato fantastico ed emozionante.”
“Redipuglia, luogo di dolore e fierezza per tutti i morti per difendere l’Italia.”
“Redipuglia: tanti caduti per un solo desiderio.”
Gli alunni delle classi 3E e 3 A