Castel San Giovanni è la città in cui viviamo e in questo articolo conoscerete alcuni avvenimenti storici importanti dell’età Moderna fino al Seicento.

Castel San Giovanni sotto il dominio del Conte di Ligny
Nel 1496 milizie francesi di Carlo VIII passarono a Castel San Giovanni, durante la ritirata dopo la battaglia di Fornovo. Si recavano verso Voghera per riattraversare le Alpi. Tre anni dopo i Francesi, comandati dal conte di Ligny, ridiscesero in Italia e invasero il ducato di Milano. L’anno seguente il conte scacciò la famiglia dei Dal Verme, feudatari della Val Tidone, occupando Castel San Giovanni.
Castel San Giovanni sotto i Pallavicino
Dopo la morte di Ligny, Luigi XII, re di Francia, assegnò il feudo di Castel San Giovanni al marchese Antonio Maria Pallavicino, nobile del territorio piacentino.
La peste del 1524
Ai mali causati dalla malvagità degli uomini si aggiunsero anche quelli della peste che nel 1524 provocò 8000 morti nel territorio piacentino. Ci fu poi un’altra epidemia che, nel 1528, portò alla morte altre 6000 persone.
Rinforzi alle mura castellane
I signori di Castello decisero di rafforzare le mura del castrum (borgo fortificato). I lavori iniziarono nel 1535 e si conclusero nel 1540.
La famiglia Farnese
Papa Paolo III diede inzio al Concilio di Trento che durò quasi vent’anni. Nel 1545 il Papa riunì i ducati di Piacenza e Parma e li diede come feudo al figlio Pier Luigi. La sede del ducato venne stabilita a Piacenza. Pier Luigi Farnese ricevette il giuramento di fedeltà di tutti i nobili e feudatari di Castel San Giovanni. Poi decise di costruire, nel 1547, il palazzo Farnese nel cerchio delle mura di Piacenza.
La Controriforma a Castel San Giovanni
Come seguito all’azione controriformista inaugurata dal Concilio di Trento, negli ultimi decenni del Cinquecento, sorsero a Castel San Giovanni ben quattro nuovi organismi religiosi. Si tratta dell’oratorio celestino di Santa Maria (sulla piazza XX Settembre di oggi) e della chiesa di S.Maria in Torricella che, nel 1622, fu affidata a dei frati cappuccini laici: per questo fu detta Chiesa dei Sacchi, infatti ognuno portava un saio scuro (all’estremità est della via Garibaldi di oggi). Inoltre venne fondato il monastero femminile di Santa Giustina (ove ora sorge la nostra scuola “G. Mazzini”) e un altro complesso conventuale dei Cappuccini lungo la via Romea in direzione Piacenza (nella zona di Villa Braghieri).
Di: Matteo Calegari in collaborazione con Giacomo Scrocchi