Noi della classe 1A ci siamo soffermati a ragionare sul tema del gioco, provando ad analizzare perchè giochiamo e che caratteristiche hanno i giochi di ieri e quelli di ieri e di quelli di oggi. Abbiamo anche intervistato i nostri nonni sui giochi di una volta e i nostri cari direttori del giornale scolastico sui giochi di oggi.
Vogliamo condividere con voi le nostre riflessioni.
Il gioco è un’ attività che ci accompagna fin dalla preistoria, anche se in modi diversi. Naturalmente è cambiato nel corso del tempo. Durante la preistoria i giochi più svolti dai bambini, probabilmente, erano: correre, saltare e arrampicarsi, giochi di base che, tutto sommato, facciamo anche oggi. Proseguendo nellastoria, il gioco iniziò ad essere più elaborato, una vera e propria sfida, e nacquero i giochi da tavolo.

Persino gli Egizi avevano un loro gioco da tavolo, simile alla “dama”, il ” Senet”, che stato trovato in moltissime tombe.
Il gioco, soprattutto da piccoli, ci aiuta a entrare in contatto con il mondo che ci circonda, ci insegna divertendoci, è essenziale per la nostra crescita. Anche aumentando l’età, il gioco non ci abbandona: giochi di simulazione, di agilità, di prontezza, di ragionamento, di logica ci accompagnano fino all’età adulta.
Qualche decennio fa, quando mia nonna era piccola, si giocava prevalentemente all’aperto, sulla strada. Alcuni esempi di giochi di ieri sono: “la lippa”, ” il mondo” e “il cerchio” e naturalmente saltare, correre e tutti i giochi di manualità. Se non sapete cosa sona “la lippa”, “il cerchio” o “mondo” ve lo spiego io.

“La lippa” consiste nel prendere un legnetto con le estremità appuntite e sporgerlo da un basamento, ad esempio un gradino; poi bisogna prendere bastone e colpire il legnetto per farlo volare; vince chi lo fa arrivare più lontano.

“Mondo”, invece, consiste nel disegnare dieci caselle con un gesso per terra, tirare un sasso nei vari spazi e raggiungerli saltellando.

Il “cerchio” si gioca facendo correre sulla strada un cerchio di legno e governandolo con un bastone senza farlo cadere.
Oggi però il modo di giocare è cambiato in seguito alle trasformazioni della società. Ad esempio, sarebbe estremamente pericoloso mettersi a giocare per strada come facevano i nostri nonni a causa del traffico!
In classe, abbiamo fatto un sondaggio e abbiamo visto tra i giochi più ” popolari” ci sono i videogiochi che, sinceramente, a me non piacciono molto, anche se posso dire che almeno mezz’ora, alla sera, con l’I pad faccio le mie partite. Tuttavia molti compagni hanno rivelato che a loro piacerebbe molto poter giocare come una volta, tutti insieme e liberi di scorrazzare per le vie del paese! Inoltre il gioco più gradito alla mia classe è risultato essere… lo storico “nascondino”!
Io e mia sorella, non tanto tempo fa, abbiamo inventato un gioco all’aria aperta: anche se non ha un nome è molto divertente e dimostra che ci si può divertire con molto poco. Consiste nel mettere uno scivolo davanti a un’ altalena e buttarsi da un gioco all’altro.
Lo so, vi sembrerò spericolata, ma se voglio giocare posso fare di tutto!
Di: Sofia Dagradi in collaborazione con Amal El Aliane e Valentina Toscano
