I ragazzi delle classi terze animano lo spettacolo in occasione della commemorazione della Giornata della Memoria
di Chiara Montefiori e Imane Ait Yahia
10/03/2015
A partire dal mese di novembre 2014, il gruppo teatrale Manicomics ha accompagnato i ragazzi a prepararsi nella rappresentazione di uno spettacolo basato sulle parole-chiave del titolo: la memoria del passato con le sue tragedie, l’attualizzazione dei concetti di rispetto e tolleranza, la libertà come bene supremo da perseguire.
Ogni classe è partita da spunti letterari -Bertold Bercht, Anne Frank, Art Spiegelman, Eric-Emmanuel Schmitt – o esperienze di vita per elaborare la propria sceneggiatura.

Gli alunni che hanno partecipato ai laboratori teatrali, più di cento, hanno dovuto affrontare pomeriggi di intense prove, imparare e interpretare interi copioni: una sfida lanciata ai ragazzi, spesso spaventati dal palcoscenico.
In data 02/03/2015 si è tenuta la prima prova generale nella quale si è avuta l’occasione di confrontarsi e mostrare la propria interpretazione alle altre classi, ammirando per intero tutto lo spettacolo.

La commemorazione ha previsto la collaborazione, come tutti gli anni, del gruppo musicale PMB, che ha eseguito quattro brani; c’è anche stata la partecipazione del maestro di violino Gianandrea Guerra.
Noi ragazzi riteniamo importante questo progetto per non dimenticare. siamo molto orgogliosi di essere riusciti a trasmettere un messaggio e sopratutto per avere regalato forti emozioni. Ringraziamo inoltre la scuola per averci dato la possibilità di realizzare questo spettacolo.

Al termine dello spettacolo, il sindaco di Castel San Giovanni, Lucia Fontana si è complimentato per l’ottima realizzazione e per il messaggio che siamo riusciti a trasmettere. Il progetto e il duro lavoro svolto viene definito dal sindaco un bellissimo esempio di buona scuola.
“Questi ragazzi sono i nostri ambasciatori di pace, per lottare contro l’indifferenza e per far si che ciò che è accaduto non si ripeta e che tutti i diritti vengano rispettati” con queste parole il sindaco ha concluso commossa il proprio discorso.
La famiglia Pesaro, finanziatrice dell’attività, ha apprezzato molto le emozioni e i valori alla base del lavoro presentato, perché in questo modo ricordiamo quello che è stato il dramma dalla Shoah e facciamo crescere le coscienze dei giovani.
