di Virginia Tizzoni in collaborazione con Arianna Traversi
18/05/15
Autore: Ian McEwan
Editore: Einaudi Ragazzi
Peter Fortune, quando aveva dieci anni, sentiva dire dai grandi che era “un ragazzo difficile”, ma non ne capiva la motivazione. Lui non era come quei ragazzi dispettosi e pestiferi, ma era un ragazzo abbastanza tranqui
llo. Amava molto starsene da solo, infatti ogni pomeriggio si prendeva un’oretta e andava in camera sua oppure andava al parco per riflettere o per fare uno dei suoi sogni ad occhi aperti, nel quale si immaginava combinare di tutto.
In questo libro le sue storie sono raccontate da un Peter adulto. Io ho trovato questo libro interessante e originale. Mi ha coinvolto molto il capitolo del prepotente, perché c’è un’ipotesi di Peter: “Se la vita è un sogno, allora la morte deve essere il momento in cui ci si sveglia. Ecco perché la gente parla in paradiso”. Su questo sono rimasta a pensare un bel po’ di giorni. Consiglierei questo libro a tutti, ma sopratutto alle persone a cui non piacciono i libri complessi, perché è un libro semplice ma comunque con degli insegnamenti non poi così scontati.