La redazione della Voce dell’ Olubra alle prese con un rap
Di: Dagradi Sofia, Nani Camilla, Magistrali Elena e Beatrice Eusebio
25/5/2015
All’interno del concorso “Giornaliamo” destinato ai giornali scolastici, era previsto che la redazione si esprimesse creativamente su di un tema che quest’anno era centrato sulla libertà di espressione.
Tale libertà per noi è scontata ma non è sempre così: a volte anche vicino a noi, nel nostro stesso paese ci sono persone che non esprimono le proprie idee per paura di ritorsioni; abbiamo anche conosciuto casi di persone che, pur di sostenere i propri valori hanno perso la vita. Don Pino Puglisi, Falcone e Borsellino, Peppino Impastato sono stati esempi, in Italia, di come sia importante opporsi alle prepotenze e alle prevaricazioni senza paura.
“Le parole devono essere confermate dai fatti” diceva Don Puglisi: dall’indignazione e dalla denuncia bisogna avere la forza di passare a costruire rapporti nuovi.
Il titolo che abbiamo scelto è: “Il rap della libertà”.
Ecco il video che abbiamo elaborato:
Questo è il testo:
Questo è il rap della redazione
ascoltaci bene con attenzione
dell’Olubra noi siam la voce
scrivere è quello che ci piace
Scrivere e osservare il mondo
avere uno sguardo più profondo
sulle cose e sulla gente
su quello che prova e quello che sente
Oggi come nel passato
Le guerre sono sempre in agguato
Oggi come nel passato
il diritto non è scontato
Rispettare la diversità
È sinonimo di dignità
Tutti diversi e tutti uguali
dalle mani agli ideali
Tutti liberi per l’espressione
Stampa, parola e religione
in teoria siamo tutti bravi
Ma il conformismo rende schiavi
Il silenzio delle persone
che non denunciano l’oppressione
che nascondon l’intimidazione
deve causare indignazione
La libertà va guadagnata
ma la sua azione non è smisurata
ogni azione deve terminare
senza che un altro possa danneggiare
noi pensiamo che la libertà
sia una questione di fraternità
Noi crediamo nelle mani
Mani che fabbricano i sogni
mani che afferrano l’arcobaleno
mani colorate mani appassionate
mani che stringono altre mani
Noi crediamo nelle mani
mani come le ali di domani.