Recensione del libro: “Heartland, ritorno a casa”

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di Lauren Brooke

Editore: Einaudi Ragazzi

recensione di Marta Bossi in collaborazione con Aya Adnani

11/5/2015

” Heartland ” è un maneggio situato sulle colline dello stato della Virginia.

Qui trovano rifugio cavalli  abbandonati, feriti, maltrattati, o comunque non più adatti ad essere montati; è dove vive Amy Fleming, con la madre Marion e il nonno Jack.

Amy è una ragazzina di quindici anni che ama i cavalli come la madre e il padre, Tim Fleming, entrambi ex campioni di salto ad ostacoli. Il padre, a causa di una brutta caduta da cavallo durante i campionati mondiali, finì su una sedia a rotelle, dovette dire addio alle gare e, non riuscendo a sopportare la sua condizione, abbandonò la famiglia.

La madre Marion iniziò ad occuparsi di cavalli in difficoltà proprio dopo la fine del suo matrimonio e dopo che la sorella di Amy , Lou, si era rifiutata di trasferirsi in Virginia, nella speranza che il padre ritornasse.

Amy aiutando la mamma, apprende l’arte di capire i cavalli, di entrare in stretto contatto con loro, curando non solo le ferite del corpo ma soprattutto quelle del cuore.                                                                                                                            Osservando la mamma, Amy impara nozioni di veterinaria ma anche sistemi di cura non convenzionali, con erbe, infusi, massaggi , ma soprattutto con tanto amore.

Così, quando a causa di un brutto incidente, perde la madre, proprio dedicandosi alla cura di un cavallo che si stava lasciando morire,  Amy ritrova la fiducia in se stessa, la voglia di vivere e la forza di riorganizzare il lavoro del maneggio.

Grazie ad Amy e alla sorella Lou, giunta in suo aiuto dopo la morte della madre, il sogno di Heartland può continuare.

Questo libro mi è piaciuto moltissimo perché è ambientato in un maneggio, un luogo a me famigliare, dove mi piace trascorrere i pomeriggi liberi e le vacanze estive.                                                                                                                         Adoro i cavalli e, anche io come Amy, cerco di entrare in sintonia con loro, parlandogli, accarezzandoli, accudendoli e portandoli a passeggiare.                                                                                                                                                                   Mi piacerebbe,un giorno, poter gestire un maneggio come “Heartland “.

 

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