Di Alice Buonocore e Lucia Mandelli con la collaborazione di Giulia Meazza
2/2/2016
Tutta la scuola secondaria di primo grado ha potuto assistere alla proiezione, al Cinema ” Moderno” di Castel San Giovanni, del film “Inside Out”, notevole per la novità dei contenuti.
“Inside out”, realizzato dai Pixar Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures, è un film adatto a tutte le età.
Il cartone ha avuto un grande successo, basti pensare che in Italia ci sono stati 27 140 214 euro di incasso!
Inside out, nel 2016, ha vinto l’Oscar per il miglior film d’animazione e per la miglior sceneggiatura, inoltre si è meritato molti altri premi importanti, come il Golden Globe.
Il film è preceduto da un corto intitolato “Lava” che presenta, come protagonisti, due vulcani.
“Inside out” è basato sulle emozioni principali di una bambina di nome Riley Andersen. Queste emozioni sono: Gioia, la leader del gruppo, Tristezza, emarginata da tutti ma che alla fine scoprirà di essere importante, Paura, sempre pronto a proteggere Riley, Disgusto, attenta ad evitare cose di cattivo gusto, ed infine Rabbia, sempre attento a difendere Riley.
Il film comincia con la nascita di Riley e delle sue emozioni: la prima a presentarsi alla console nella sua mente è Gioia. Sì, perché, secondo il film, nella testa di ognuno c’è un ponte di comando con tanto di leve e manopole alla guida del quale ci sono cinque creature colorate: le Emozioni. Esse determinano il modo di agire di ognuno di noi, a seconda di chi prevale in un determinato momento. Sono inoltre le emozioni a classificare ed archiviare i ricordi umani: nel film esistono enormi scaffali colmi di sfere colorate a seconda dell’emozione che contraddistingue un certo ricordo. Così, in base ai ricordi e quindi alle esperienze fatte, si costruisce la personalità di una persona: dietro il centro di controllo ci sono le “isole della personalità” di Riley (l’isola dello sport, della famiglia, dell’amicizia…).
Riley nasce e cresce nel Minnesota, felice e contenta con i suoi amici e compagni di scuola, finché il padre trova lavoro a San Francisco; di conseguenza tutta la famiglia dovette trasferirsi.
Durante il tragitto la ragazza si immaginava la sua nuova casa, bella e grande ma, una volta arrivati, rimase delusa perché se la immaginava più accogliente, ebbe davvero una brutta sorpresa!
Il giorno dopo, anche se triste, Riley andò a scuola e, nel presentarsi ai compagni, scoppiò a piangere perché, nello stesso momento, dentro di se’ successe che Tristezza e Gioia iniziarono a litigare perché Tristezza aveva toccato un ricordo base facendolo diventare un ricordo triste. Gioia cercò di cambiarlo in ricordo felice ma finì, insieme a Tristezza, archiviata nella “memoria a lungo termine”. Così al comando delle azioni di Riley rimasero solo disgusto, rabbia e paura. Dunque Riley si comportava come se non avesse emozioni…
Le tre emozioni rimaste andarono nel panico, suggerendo alla ragazza comportamenti sbagliati: ad esempio mentre stava cenando, quella sera, la madre di Riley le chiese come fosse andata a scuola e la ragazza, rispondendo con un tono di voce sgradevole, causò un brutto litigio.
Riley, dopo giorni e giorni di tristezza, decise di partire e di tornare in Minnesota, posto della sua infanzia del quale aveva ricordi piacevoli, ma da sola; nel mentre, dentro di lei, Gioia e Tristezza cercavano una via di fuga dalla memoria a lungo termine per ritornare nella loro postazione al centro di comando.
Gioia e Tristezza riescono a tornare giusto in tempo per far cambiare idea a Riley, che ritornò così a casa e si rese conto che è impossibile essere sempre felici, anche la tristezza è un’emozione positiva perché ci fa riflettere su quello che ci capita e ci aiuta a superare i problemi.
Noi ve lo consigliamo, bello e divertente, un film che vale davvero la pena di vedere!
