Le classi prime imparano a conoscere come si impara!
di Sara Frattola, Alice Buonocore, Giulia Meazza
19/4/2016
La dottoressa Elena Carolina Rossi, psicologa, sta presentando alle classi prime di Sarmato e Castel San Giovanni il progetto “Einstein”che ha come obiettivo la conoscenza dei diversi stili di apprendimento. Ogni incontro inizia con la presentazione dei vari stili: ognuno deve cercare di riconoscere il proprio e, per farci rendere consapevoli di quale sia, eseguiamo alcuni esercizi e giochi.

La prima coppia di stili è INTUITIVO-SISTEMATICO. Il primo si basa sull’intuizione: ad esempio permette di capire subito il risultato di un problema di matematica. Il secondo, invece, è l’opposto dello stile intuitivo: per arrivare alla soluzione bisogna procedere seguendo dei passaggi. Attraverso coppie di parole che simboleggiavano lo stile intuitivo o sistematico, l’esperta ci ha fatto individuare il nostro stile personale.
La seconda coppia di stili è RIFLESSIVO-IMPULSIVO. Lo stile riflessivo si basa sull’agire dopo aver riflettuto. L’impulsivo è l’agire senza pensare, spesso portando a conseguenze spiacevoli. Per capire il nostro stile, la dottoressa ci ha proposto un’immagine; successivamente ci ha mostrato altri disegni simili ma con delle differenze, tranne uno che era esattamente uguale. Noi alunni, attraverso l’intuizione e la riflessione, dovevamo individuarla. Dopo aver riflettuto, la dottoressa ci ha chiesto come avevamo fatto a trovare la risposta, facendoci capire il nostro stile.

La terza coppia di stili è ANALITICO-GLOBALE. Lo stile analitico si basa sul vedere prima i dettagli delle cose e poi l’insieme mentre il secondo vedere prima l’insieme e poi i dettagli. Per far capire ad ognuno il proprio stile, la psicologa ci ha mostrato la lettera F composta da tante piccole lettere A. Chi vedeva prima le A apparteneva allo stile analitico, chi vedeva direttamente la F apparteneva allo stile globale.
La quarta coppia di stili è VISIVO-VERBALE. Lo stile visivo si basa sull’apprendimento attraverso le immagini, mentre il verbale è basato sull’apprendimento attraverso schemi o riassunti. La dottoressa Rossi, per farci capire quale fosse il nostro stile, ci ha fatto vedere uno schema formato da 4 colonne: 2 di immagini e 2 di parole. Dopo qualche minuto, ha tolto lo schema e noi abbiamo riportato su un foglio quello che ricordavamo; chi si ricordava più immagini apparteneva allo stile visivo, chi invece si ricordava più parole a quello verbale.
L’ ultima coppia di stili è DIPENDENTE-INDIPENDENTE DAL CAMPO. Lo stile dipendente appartiene a chi per studiare ha bisogno dell’aiuto di un genitore o di una persona adulta mentre chi è indipendente, per studiare non ha bisogno di aiuto. La dottoressa Rossi, per farci individuare il nostro stile, ha scritto una frase e noi, tra diverse scelte, dovevamo cogliere la risposta che ci rappresentava di più. Alla fine dell’ esercizio, ci ha detto i vari punteggi a seconda delle nostre risposte. Dopo aver calcolato il punteggio, la dottoressa ci detto che se esso era minore di tre eravamo dipendenti mentre se il punteggio era superiore di tre eravamo indipendenti.
Il progetto ci è stato molto utile: capire con quali meccanismi possiamo imparare ci aiuterà nel nostro percorso di studio.