di Matteo Zambianchi, Irene Prati, Camilla Todi
26/4/2016
Il giorno sabato 2 aprile, insieme alla professoressa Egivi, un gruppo di un centinaio di alunni, genitori e insegnanti della nostra scuola, si è diretto in autobus verso l’Unicredit Pavillion in piazza Gae Aulenti a Milano per la visione dello spettacolo “Quadri di un’esposizione”. Abbiamo assistito ad un’opera ideata dal regista e attore Francesco Micheli e condotta sulle note del compositore russo Modest Musorgskij: un viaggio attraverso una misteriosa e meravigliosa pinacoteca che ha preso vita grazie alle note della Filarmonica della Scala di Milano.
Arrivati a destinazione, abbiamo apprezzato la bellissima architettura dell’auditorium Unicredit. Entrati, abbiamo preso posto e subito è cominciato il concerto con un caloroso applauso l’Orchestra filarmonica della Scala, diretta per l’occasione dal maestro Alessandro Ferrari.

Il narratore, Francesco Micheli, ha iniziato a raccontare una storia che aveva come protagonista Musorgskij, compositore musicale russo, che conduceva una vita triste e buia dal momento in cui il aveva perso il suo più caro amico, il pittore Viktor Hartmann.
La storia era molto coinvolgente, infatti era accompagnata da bellissimi video che raffiguravano quadri della collezione Unicredit e che venivano ingigantiti da maxi schermi sullo sfondo e sulle pareti laterali dell’auditorium, creando un effetto di “immersione” nel racconto.

Il narratore ci ha invitato ad ascoltare i colori: siamo partiti dal nero, triste e buio, per passare al rosso, al giallo, ai colori della guerra.
Siamo passati all’azzurro, al blu dell’acqua, per arrivare al bianco.
Il bianco e nero son due opposti che convivono: luce e buio, ma se riescono ad andare d’accordo c’è grande armonia.
E allora il buio del dolore, piano piano si dissolve e lascia il posto ai colori, dando a tutti un’insegnamento molto
prezioso: il nero è un colore che mangia tutti i colori, quindi dentro di lui ci sono il giallo, il rosso, il blu… Se è così, vuol dire che nero è tutti i colori messi assieme. Se vuoi essere verde, viola o arancione basta essere un po’ generoso. Ricordati: tu sei ciò che dai e così facendo potrai essere tutti i colori del mondo!
Ed ecco allora Modest e Viktor riconciliati: il musicista fa pace con il suo nero e tira fuori i suoi colori!
Queste sinestesie musicali e pittoriche sono state davvero suggestive. Ci è piaciuto ascoltare la musica dal vivo e abbiamo apprezzato la storia raccontata.
Per tutti noi è stata un’esperienza molto educativa!



