Giornata della memoria: ricordando Anne Frank

Matteo Corradini presenta ai ragazzi la nuova edizione del “Diario” di Anne Frank

di Traversi Arianna e Prifti Paola

14/02/2017

Il giorno lunedì 30 gennaio 2017, le classi terze della scuola media  di Castel San Giovanni si sono recate al teatro “Verdi” per assistere ad una conferenza: lo scrittore Matteo Corradini ha presentato ai ragazzi  la nuova edizione del “Diario” di Anne Frank, curata dallo stesso.

L’autore si è avvalso della versione originale del diario e dei quaderni scritti da Anne, recuperando pagine che non erano mai state pubblicate e cercando di illuminare le parti meno chiare. Infatti nella prima edizione erano state tagliate molte sezioni, ritenute inadatte alla pubblicazione che adesso sono state ripristinate.

La nuova edizione del “Diario” curata da Corradini

Corradini ha raccontato la vita di Anne come se si trattasse di un’amica, di una di noi: la sua spiegazione è stata accompagnata da foto scattate durante i suoi viaggi ad Amsterdam, dove si trova la casa che ha accolto Anne durante il periodo in cui era nascosta e che oggi è diventata un museo. Ci ha anche  mostrato l’unico video in cui si vede per pochi secondi la ragazza in movimento.

Un momento della conferenza

Questo incontro è stato molto utile e istruttivo perché abbiamo potuto conoscere il lato umano di Anne, non solo quello storico.

Anne ci è sembrata più vicina, ci siamo potuti immedesimare e provare le sue emozioni, come l’amore, la tristezza, la paura e forse anche la gioia. Anne scriveva per sopravvivere, per sfogarsi come facciamo anche noi quando non possiamo parlare con qualcuno della nostra età.

L’autore al teatro Verdi

Una delle immagini che ci ha maggiormente colpito è stata sicuramente quella di un prato: l’unica cosa che resta del campo di Bergen Belsen dove Anne ha lasciato la vita. Secondo la riflessione dell’autore, questo luogo che non conserva più le architetture dello sterminio è molto significativo: ci obbliga, non potendo usare gli occhi, a interpellare la mente, a ricordare e, ancora di più a fare davvero Memoria.

 

 

 

 

 

 

 

Lascia un commento