Dalla genetica alla storia contro ogni forma di razzismo
Di Emiljan Sina, Susanna Bosio
07/02/2017
Tutte le classi terze hanno partecipato al progetto “Il gene dell’ eroe”, inserito nel percorso di “Didattica della Memoria” per l’anno scolastico 2016/2017.
Il senso delle attività consiste nello specificare al genere umano che NON esistono razze migliori o superiori ma tutti gli uomini fanno parte della specie ‘homo sapiens sapiens’. Di conseguenza non esiste neppure un “gene dell’eroe” ma decidiamo noi in prima persona chi vogliamo essere con le nostre scelte.

Come prima fase del progetto, ogni classe ha conosciuto e studiato personaggi che si sono distinti nella storia per le loro caratteristiche: hanno aiutato gli altri, salvato vite, si sono battuti per i loro ideali. Abbiamo incontrato Nelson Mandela, Gino Bartali, Malala Perlasca, Schinder e altri importanti personaggi.
Quindi abbiamo scritto racconti aventi come protagonista un ragazzo (o una ragazza) della nostra età di nome Gene, che ha conosciuto questi eroi e ha cercato di coglierne il “segreto” oppure abbiamo cercato di riprodurre su un foglio di carta, attraverso un tema inventato da noi, come si possano sentire tutti quei ragazzi criticati, giudicati e bullizzati, nelle situazioni in cui il debole viene sopraffatto dal più forte.
Un regista piacentino, Andrea Canepari, è poi intervenuto nelle classi per presentare come si realizza un cortometraggio. Per prima cosa si deve scrivere una sceneggiatura, dopo questo montare il set e iniziare a fare le riprese; per creare un cortometraggio ci vuole molto tempo e pazienza.
Il percorso si è arricchito inoltre di un laboratorio di genetica che alcuni compagni hanno frequentato per estrarre il loro DNA così da capire l’origine storica, le radici genetiche delle loro famiglie.
Vi aggiorneremo sui risultati del laboratorio di genetica appena saranno pronti i risultati ed in seguito vi aspettiamo per assistere alla proiezione del nostro lavoro al cinema.