Attraverso il giornalino intendiamo diffondere buone pratiche, affinché il bullismo sia sconfitto
di Leonardo Silva, Marco Maserati e Jacopo Ianaro
14/02/17
Caro direttore Leonardo Bassanini,
volevamo parlarti di un problema molto diffuso: il bullismo. Esso si manifesta in diverse forme: forma parlata, quindi insulti e prese in giro, e forma fis
ica, con la quale si arriva addirittura a picchiare la vittima.
Un’altra forma di bullismo molto diffusa è il cyberbullismo, in questo caso la vittima viene sminuita, presa in giro e insultata in modo ripetuto su social online.
Anche in questa scuola ci sono stati dei casi di bullismo e si sono
attivati movimenti di prevenzione e di sensibilizzazione.
L’anno scorso la nostra classe ha partecipato a diversi progetti e laboratori sul tema del bullismo, nei quali ci hanno spiega
to che i bulli agiscono così perché si sentono inferiori e vogliono “mascherare” la loro fragilità e che è corretto, se si è testimoni o addirittura vittime, avere il coraggio di segnalare il fatto a un adulto, ma non sempre tutto è così facile… Ti è mai capitato di assistere o di essere vittima di un atto di bullismo? Come ti sei comportato?
Sappiamo che esiste un movimento anti-bullismo, creato da ragazzi, che ha partecipato come ospite al festival di San Remo. Si chiama MaBASTA! Crediamo che sia doveroso promuoverne la conoscenza anche nel nostro Istituto e vorremmo che tutte le nostre classi potessero essere DEBULLIZZATE. Cosa ne pensi? Credi che il nostro giornalino possa farsi promotore di questa iniziativa?
WE CARE!
Grazie per la tua attenzione.