Il nostro professore – musicista ci ha raccontato di se’
a cura della classe 3 A
27/4/2017
Abbiamo intervistato il professor Guerra che lavora nella nostra classe da tre anni.
D – Quando è iniziata la sua passione per la musica?
R – La mia passione per la musica è nata all’età di 6 anni, grazie a mio zio Gino Montanari che era un violinista dell’arena di Verona ed è stato il mio primo maestro.
D – Con quale strumento ha intrapreso la sua carriera da musicista?
R – Ho iniziato con il violino, con un piccolo violino adatto ad un bambino. Ora suono tutti tipi di violino, a seconda della musica che scelgo: quello classico con le corde in acciaio, quello elettrico se suono musica moderna e contemporanea che lo richiede ma il mio preferito è quello classico con le corde in budello che uso per suonare la musica barocca.
D – Quale scuola ha frequentato?
R – Ho frequentato la scuola media associata al Conservatorio “G. Nicolini” a Piacenza. Potevo frequentare 6 ore settimanali di musica; io avevo il vantaggio di conoscere già lo strumento e quindi facevo anche parte dell’orchestra. Poi ho frequentato il liceo classico “M. Gioia” e ho proseguito con il Conservatorio.
D – Quando ha iniziato a suonare in pubblico?
R – Ho iniziato da subito, da piccolo, perché prima si inizia più si riesce a contenere la paura, l’ansia e la tensione di esibirsi su un palcoscenico. La vita di un musicista è paragonabile a quella di uno sportivo perché più ci si allena, più il nostro corpo riesce ad affrontare le tensioni. Quando ci si esibisce, infatti, si fa una prestazione molto impegnativa, bisogna tenere i nervi saldi per riuscire al meglio e questo richiede esercizio ed esperienza.
D – Con quali artisti di successo ha collaborato?
R – L’artista con cui ho lavorato che prediligo è Sergio Azzolini, che suona il fagotto. Provate ad ascoltarlo, è un artista straordinario, considerato anche lo strumento particolare che suona. Inoltre ho suonato nei dischi di Luciano Ligabue, Eros Ramazzotti, Negramaro, Roberto Vecchioni, i Muse. Un altro artista che mi ha molto coinvolto è Serj Tankian, armeno, con il suo gruppo “System of a down”. Ho accompagnato un suo tour nel quale affiancava la musica classica della mia orchestra alla musica hard rock: un mix esaltante!
D – Qual è il suo genere preferito?
R – Mi piace molto il periodo barocco, i miei artisti preferiti sono Vivaldi e Bach.
D – Momentaneamente sta lavorando a qualche progetto?
R – Sì, sto lavorando ad uno spettacolo di musica e immagini basato sulle colonne sonore di Joe Hisaishi, il Morricone giapponese e sulle immagini dei film del premio Oscar Hayao Myazaki che lo ha scelto come autore delle sue colonne sonore
D – Quando ha iniziato a lavorare come professore?
R – I miei genitori sono stati insegnanti entrambi, era quasi naturale che io finissi ad insegnare! Comunque ho iniziato dieci anni fa, prima al liceo per poi lavorare con i ragazzi delle medie.
D – Se potesse scegliere tra musicista o insegnante, cosa sceglierebbe di fare?
R – L’ideale sarebbe fare il professore di musica al conservatorio perché la musica non è trattata molto bene nella scuola italiana: poche ore, poco presente nelle superiori, poche possibilità di aggiornamento
D – Vuole dirci qualcosa per concludere?
R – Ascoltate e fate musica perché la musica aiuta ad unire le persone: è un linguaggio comune a tutto il mondo. Poi cercate sempre di essere curiosi, di non fermarvi alle apparenze, di andare in profondità: solo così si vive veramente!