Intervista a un famoso Barman: Gionata Repetti

di Mattia Repetti, Alice Quichimbo, Sara Zavattarelli, Emma Piva

12/02/2018

Alcuni giornalisti hanno intervistato il padre di un compagno, Mattia, che svolge con passione e capacità un lavoro molto particolare: il barman. E’ molto famoso nel suo settore, vincitore di premi e riconoscimenti. Questa l’intervista.

D:  Perché ha pensato di praticare questo lavoro?

R: Mio padre possedeva già un bar, io ho preso il suo posto perché in quel momento lavoravo come magazziniere ma non mi piaceva come tipo di mestiere.

Gionata Repetti con alcuni dei riconoscimenti avuti per il suo lavoro

D: Quando ha iniziato?

R: Ho iniziato quando avevo 24 anni ed avevo già provato altri tipi di lavoro.

D: Ha fatto dei corsi per imparare? Se sì quanto tempo ha impiegato?

R: All’inizio ho imparato da mio padre, ma nel corso degli anni ho frequentato vari corsi di specializzazione perchè in questo lavoro non si smette mai di imparare.

D: Ha partecipato a delle gare? Se sì quante ne ha vinte?

Una creazione di Gionata Repetti

R: Ho partecipato e tutt’ora partecipo a molti concorsi in cui bisogna creare nuovi cocktail e decorazioni particolari. Ho vinto numerose gare, tra le più importanti c’è quella di Roma in cui mi sono classificato primo e il festival Bar a Cancun in dove sono riuscito ad arrivare in finale.

Un’altra creazione del barman

D: Quante creazioni con la frutta ha fatto?

Opere d’arte di frutta

R: Ho fatto tante creazioni con la frutta per occasioni diverse, a partire dalle decorazioni per i cocktail dei clienti, a decorazioni per buffet, eventi e matrimoni o per inaugurazioni di negozi.

D: Le piace il suo lavoro? Quali sono i lati positivi e quelli negativi?

R: Mi piace molto il mio lavoro. I lati positivi sono che è un mestiere molto diverso rispetto agli altri e per niente monotono, i lati negativi sono che si lavora sempre anche nei giorni festivi e quindi non mi permette di trascorrere molto tempo con la mia famiglia.

D: Fa dei corsi per insegnare il suo lavoro? Le piace insegnare?

R: Fino ad un po’ di tempo fa tenevo dei corsi per giovani Barman e ho effettuato anche alcune lezioni nelle scuole superiori, ma ho dovuto smettere perché era troppo impegnativo e non mi rimaneva neanche un po’ di tempo libero.

D: Qual è l’ingrediente che preferisce?

R: Non ho una preferenza in particolare perché i prodotti sono così vari che non saprei scegliere, per le decorazioni invece mi piace usare come base l’anguria perché si può lavorare in tanti modi diversi.

Un’anguria spettacolare

D: Quale cocktail è più richiesto?

R:  Anche i cocktail seguono le mode e quelli più richiesti ultimamente sono “Spritz” e “Mojito”.

D: Le è mai scivolato di mano qualcosa davanti a un cliente?

R: E’ capitato molte volte ma non bisogna demoralizzarsi, si ricomincia da capo e si accontenta il cliente.

Grazie per l’intervista, è stata molto interessante, soprattutto per chi, nella nostra scuola, dovrà scegliere una scuola superiore e pensa di avvicinarsi ad un mestiere come il barman, impegnativo ma molto creativo!

 

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