di Mattia Repetti, Alice Quichimbo, Sara Zavattarelli, Emma Piva
12/02/2018
Alcuni giornalisti hanno intervistato il padre di un compagno, Mattia, che svolge con passione e capacità un lavoro molto particolare: il barman. E’ molto famoso nel suo settore, vincitore di premi e riconoscimenti. Questa l’intervista.
D: Perché ha pensato di praticare questo lavoro?
R: Mio padre possedeva già un bar, io ho preso il suo posto perché in quel momento lavoravo come magazziniere ma non mi piaceva come tipo di mestiere.
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D: Quando ha iniziato?
R: Ho iniziato quando avevo 24 anni ed avevo già provato altri tipi di lavoro.
D: Ha fatto dei corsi per imparare? Se sì quanto tempo ha impiegato?
R: All’inizio ho imparato da mio padre, ma nel corso degli anni ho frequentato vari corsi di specializzazione perchè in questo lavoro non si smette mai di imparare.
D: Ha partecipato a delle gare? Se sì quante ne ha vinte?
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R: Ho partecipato e tutt’ora partecipo a molti concorsi in cui bisogna creare nuovi cocktail e decorazioni particolari. Ho vinto numerose gare, tra le più importanti c’è quella di Roma in cui mi sono classificato primo e il festival Bar a Cancun in dove sono riuscito ad arrivare in finale.
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D: Quante creazioni con la frutta ha fatto?
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R: Ho fatto tante creazioni con la frutta per occasioni diverse, a partire dalle decorazioni per i cocktail dei clienti, a decorazioni per buffet, eventi e matrimoni o per inaugurazioni di negozi.
D: Le piace il suo lavoro? Quali sono i lati positivi e quelli negativi?
R: Mi piace molto il mio lavoro. I lati positivi sono che è un mestiere molto diverso rispetto agli altri e per niente monotono, i lati negativi sono che si lavora sempre anche nei giorni festivi e quindi non mi permette di trascorrere molto tempo con la mia famiglia.
D: Fa dei corsi per insegnare il suo lavoro? Le piace insegnare?
R: Fino ad un po’ di tempo fa tenevo dei corsi per giovani Barman e ho effettuato anche alcune lezioni nelle scuole superiori, ma ho dovuto smettere perché era troppo impegnativo e non mi rimaneva neanche un po’ di tempo libero.
D: Qual è l’ingrediente che preferisce?
R: Non ho una preferenza in particolare perché i prodotti sono così vari che non saprei scegliere, per le decorazioni invece mi piace usare come base l’anguria perché si può lavorare in tanti modi diversi.
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D: Quale cocktail è più richiesto?
R: Anche i cocktail seguono le mode e quelli più richiesti ultimamente sono “Spritz” e “Mojito”.
D: Le è mai scivolato di mano qualcosa davanti a un cliente?
R: E’ capitato molte volte ma non bisogna demoralizzarsi, si ricomincia da capo e si accontenta il cliente.
Grazie per l’intervista, è stata molto interessante, soprattutto per chi, nella nostra scuola, dovrà scegliere una scuola superiore e pensa di avvicinarsi ad un mestiere come il barman, impegnativo ma molto creativo!