Un calcio alla guerra: la tregua di Natale del ’14, raccontata in un convincente testo realistico
di Aurora Bozzoni e Teresa Garilli
12/03/18

Titolo: La notte in cui la guerra si fermò
Autore: J. Riordan
Editore: Mondadori
Nell’ultimo anno della scuola media si affrontano le due Guerre mondiali: la Prima Guerra mondiale, detta anche guerra di posizione, e la Seconda Guerra mondiale. Oggi vorremmo fare la recensione del libro: “La notte in cui la guerra si fermò”.
Tratta della notte della Vigilia di Natale del 1914, durante la quale ci fu una tregua delle ostilità tra Inghilterra e Germania.
I protagonisti del libro sono Harry e Jack, due amici e compagni di scuola, inglesi, che amano giocare a pallone e che dopo la dichiarazione della guerra sperano che molti titolari della squadra di calcio del Portsmouth, la squadra del paese, smettano di giocare per andare al fronte: così i due amici avrebbero avuto l’opportunità di prendere il loro posto. I due ragazzi non vedono la guerra come una cosa devastante, sia fisicamente che mentalmente, ma come una cosa bella e come un’opportunità. Però si devono ricredere quando, a soli 16 anni, vengono chiamati a combattere al fronte contro i tedeschi. La notte della Vigilia di Natale del 1914 è particolarmente importante, perché i due eserciti nemici (Inghilterra e Germania) fanno una tregua e si mettono a giocare a calcio.
Nel libro, in realtà, i fatti sono narrati da Jack, che racconta a suo nipote Perry quello che ha passato in trincea, perché il ragazzo entusiasta di questa storia, vuole farsi raccontare quello che è successo nella Grande Guerra. Il nonno, per far capire a Perry quanto fossero difficili quegli anni, lo porta in Francia, nel cimitero in cui è sepolto l’amico Harry.
Il libro è commovente, realistico, crudele, duro e parlando di morte diventa anche un inno alla vita e un invito a non perdere mai di vista valori come la solidarietà, la condivisione e l’amicizia. Approfondisce quello che un’intera generazione di giovani fu costretta a mettere da parte – cioè sogni, desideri, aspirazioni – per andare a morire in una delle più grandi tragedie dell’umanità.
