Un documento che ha fondato la nostra storia
di Martina Fonso, Elisa Panelli ed Elisa Rizzi
10/12/18
La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è un documento sui diritti della persona adottato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) il 10 dicembre 1948 a Parigi. I diritti umani si basano sul principio del rispetto nei confronti dell’individuo. La loro premessa fondamentale è che ogni persona è un essere morale e razionale che merita di essere trattato con dignità. Sono chiamati diritti umani perché sono universali. Mentre alcune nazioni o singoli gruppi godono di diritti specifici che si applicano esclusivamente ad essi, i diritti umani sono i diritti che appartengono ad ogni persona semplicemente perché è viva, indipendentemente da chi sia o da dove viva.

Anche noi, essendo in 3^, stiamo partecipando attivamente ad alcuni progetti che hanno alla base i diritti umani, come ad esempio il progetto sulla “Didattica della Memoria” e sulla Legalità. Particolarmente collegato alle leggi razziali, che hanno successivamente portato alla stesura della Dichiarazione dei Diritti Umani, è il progetto guidato dallo scrittore ed ebraista Matteo Corradini. Negli incontri con Corradini trattiamo il tema dei pregiudizi e delle discriminazioni, in particolare contro gli Ebrei. Abbiamo studiato e conosciuto in particolare il campo di Concentramento di Terezin che si trova vicino a Praga, nel quale sono ambientati alcuni libri di Corradini che abbiamo letto: “La repubblica delle farfalle” e “La pioggia porterà le violette di maggio”.

Noi crediamo che sia fondamentale conoscere questi orribili fatti accaduti nel passato, affinché non si ripropongano mai più nella nostra società.