di Alessia Albo, Matilde Massari e Giulia Parolini
10/12/18

La classe 2^B, nel primo periodo dell’anno, ha parlato di legalità attraverso la lettura di alcuni libri. All’interno della classe sono state fatte diverse recensioni e, dopo aver scelto la migliore di ogni libro, abbiamo deciso di pubblicarle sul giornalino. La recensione scelta del libro “Per questo mi chiamo Giovanni” è questa, scritta da Giulia Parolini, Alessia Albo e Matilde Massari.
Il libro “Per questo mi chiamo Giovanni”, scritto da Luigi Garlando, parla di un bambino di nome Giovanni, che vive a Palermo. Il padre, per il suo decimo compleanno, gli regala una gita per le vie della città, durante la quale gli racconta il perché del suo nome, legato alla vita di un grande giudice antimafia: Giovanni Falcone.
In apertura, il padre di Giovanni, facendogli semplici esempi di vita quotidiana, gli fa capire che esistono due mondi, quello della giustizia e quello della mafia. Durante la loro gita, che li porta a visitare i luoghi abitati da Giovanni Falcone, il padre continua il suo discorso, spiegando al piccolo Giovanni che Falcone già da piccolo combatteva per la giustizia e per la vita degli altri. Giovanni Falcone abbandonò la famiglia per andare a studiare in un’accademia navale; poco tempo dopo, avendo capito che non era il suo posto, tornò a Palermo dove intraprese gli studi di Legge ed entrò a far parte del tribunale della città. Da quel momento divenne nemico giurato della mafia e anche ufficialmente in pericolo, per questo girava sempre con le sue fidate guardie del corpo.
Un giorno lui e il suo pool, che comprendeva anche l’amico Paolo Borsellino, dopo tanti studi sulla mafia, riuscirono a trovare tutti gli uomini d’onore e a convocarli al Maxiprocesso: molti mafiosi vennero condannati all’ergastolo.
Falcone andò quindi a lavorare a Roma, dove assunse una carica molto importante, capo dell’ufficio Affari penali del ministero di Grazia e Giustizia, ma dopo alcuni giorni dalla nomina, durante il viaggio per ritornare nella sua amata Palermo…
Questo libro non solo insegna la giustizia, ma anche il coraggio di difendere il bene proprio e altrui. Secondo noi questo libro è molto interessante e significativo; ci è piaciuto molto, perché ci ha fatto capire che ci sono persone che rischiano la loro vita per gli altri, come Giovanni Falcone.
Ci raccomandiamo, leggetelo!