Il rapporto tra Pino Puglisi e Alessandro d’Avenia

di Giulia Parolini, Matilde Massari e Alessia Albo

18/2/2019

La classe 2°B, approfondendo il tema della mafia, ha scoperto un importante personaggio: Don Pino Puglisi, di cui ha conosciuto la vita tramite i racconti di un suo alunno, lo scrittore Alessandro D’Avenia.

Pino Puglisi, all’anagrafe Giuseppe Puglisi, nasce a Palermo il 15 settembre 1937 nel quartiere di Brancaccio, un posto di miseria, delinquenza, corruzione e mafia. Diventa sacerdote nel 1960, riceve i primi incarichi parrocchiali e si occupa anche di insegnare religione nelle scuole di Palermo. Nel 1993 fonda il “Centro Padre Nostro”, un  luogo dove accogliere i giovani per toglierli dalla strada e strapparli alla criminalità. Don Puglisi si impegnò a riqualificare il quartiere di Boccaccio con l’apertura di un centro sanitario, promuovendo la sistemazione delle fogne e la costruzione di una scuola media. La sera del suo 56° compleanno, il 15 settembre 1993, mentre stava rientrando a casa, venne ucciso da Salvatore Grigoli, dopo avergli rivolto il suo ultimo sorriso.

Il sorriso di Padre Pino Puglisi

E’stato beatificato il 25 maggio 2013, sotto il pontificato di papa Francesco.

Questa è la storia di 3P ( Padre Pino Puglisi), come lo chiamavano i suoi alunni. A noi come classe ha colpito molto l’ articolo di Alessandro d’ Avenia che racconta la sua esperienza con 3P , di come si relazionava con i ragazzi e del suo pensiero sulla mafia.  L’articolo di cui stiamo parlando si intitola “A testa alta” ed è disponibile nella rubrica “Letti da rifare” del “Corriere della Sera”.

D’Avenia ha raccontato Don Pino Puglisi nel libro “Ciò che inferno non è”, libro che la nostra professoressa Paola Bassi ci  darà da leggere quest’estate.

Lo scrittore Alessandro D’Avenia

Lascia un commento