Intervista a Giovanni Salsi

La redazione in visita al Cinema Moderno per intervistare chi lo gestisce con tanta passione

di Panelli Elisa

11/04/2019

Lunedì 8 aprile ci siamo recati al Cinema Moderno di Castel San Giovanni per intervistare Giovanni Salsi, che dirige e gestisce il cinema, insieme all’Associazione Cine Moderno, da tanti anni con tanto entusiasmo ma anche con altrettanti sacrifici e impegno. Abbiamo scelto di intervistarlo perché crediamo che il Cinema Moderno sia un simbolo per la nostra comunità che ha attraversato la storia della nostra città portandosi con se’ moltissimi ricordi felici per chi non è più tanto giovane e costituendo un punto di riferimento culturale per tutti, anche per i giovani.

La redazione de “La voce dell’Olubra” in visita al Cinema Moderno

D: Come mai ha deciso di gestire un cinema quando molti altri, anche a Castel San Giovanni, avevano chiuso?

R: In realtà non ho deciso, ho agito d’istinto. Un tempo era gestito da un gruppo di persone legate alla parrocchia che però era giunta al punto di non riuscire più a sostenerne le spese e perciò voleva venderlo. Io, nel cuore, non volevo che chiudesse e così ho pensato di chiedere ad alcuni amici di aiutarmi a tenerlo in piedi e così è stato. Insomma, ho deciso di tenerlo aperto perché si vive di emozioni e dove ti emozioni se non al cinema, guardando un film con i tuoi amici?

Intervista a Giovanni Salsi

D: Qual è il suo mestiere e che scuola ha frequentato?

R: Ho frequentato il liceo scientifico e successivamente la facoltà d’ingegneria. Ho lavorato per vent’anni in un’azienda e poi ho deciso di cambiare vita: ho iniziato ad insegnare all’ITIS di Piacenza ed, avendo i pomeriggi liberi, riesco ad occuparmi del cinema.

D: Qual è il suo genere di film preferito? E il suo film preferito?

R: Non ho un genere preferito, mi piacciono i film emozionanti, divertenti, che piacciono alle persone, tra cui ‘’Quo Vado?’’ e ‘’Notte prima degli esami’’.

D: Che film le piaceva quando aveva la nostra età?

R: Quando ero ragazzo, la domenica pomeriggio proiettavano quasi sempre un film e davanti al cinema c’era sempre una lunga fila di ragazzi trepidanti, tra cui io. Perciò di film ne ho visti moltissimi, però posso dirvi che in generale i film che ricordo meglio della mia gioventù sono ‘’Grease’’ e ‘’La febbre del sabato sera’’.

Locandina originale di “Grease”

D: Ha mai pensato di fare l’attore o il regista?

R: No, perché per fare l’attore bisogna essere o molto belli o molto brutti, ma io non lo sono! Invece per fare il regista bisogna essere bravi, capaci e molto preparati e direi che anche in questo caso mi mancano i requisiti!

D: Meglio un film o un libro?

R: Non si può scegliere. Prima bisogna leggere il libro e poi guardare il film, si completano!

D: Il suo attore preferito qual è?

R: Alberto Sordi, sono un tipo tradizionale.

Locandina originale di un film di Alberto Sordi

D: Se dovesse consigliarci un film da non perdere assolutamente, quale sarebbe?

R: Il cinema è tutto bellissimo, sono troppi, se non tutti, i film da dover vedere! Bisogna vedere i classici della storia del cinema e anche i film più moderni.

D: Come e quando è nato il Cinema Moderno?

R: Nel 1965. Negli anni Sessanta il cinema era una forma importante di comunicazione ed era anche un luogo di ritrovo e perciò le parrocchie investivano molto su questo. È così che è nato il Cinema Moderno.

D: Quante persone in media frequentano il Cinema Moderno?

R: Dipende molto dal film, ad esempio proiettando ‘’Quo Vado’’, in poche settimane, ci sono stati 2500 spettatori. Invece, durante le vacanze natalizie, abbiamo proiettato ‘’Attenti al gorilla’’ e in tutto ci sono stati circa 30 spettatori. Pensate che una pellicola a noi costa 1000€ e quindi dovremmo avere almeno 200 spettatori a settimana perché i conti tornino, il problema è che a volte il pubblico non è sufficiente.

D: Ci può spiegare come funziona la gestione di un cinema?

R: Prima di tutto bisogna decidere il film da proiettare, poi serve prenotare la pellicola e successivamente contattare il corriere per capire i tempi di consegna, inoltre bisogna rifornire il bar, pagare le fatture e infine proiettare il film nel weekend. Tutto questo mi occupa circa quaranta ore a settimana. Vi chiederete perché lo faccio. Beh, non lo so nemmeno io! E’ la passione che mi guida, probabilmente!

D: Quali sono le altre attività del cinema, oltre alla proiezione dei film?

R: Capita che durante l’anno si tengano alcune commedie, concerti, eventi o piccoli spettacoli teatrali. La nostra attività principale è tuttavia il cinema e infatti abbiamo investito maggiormente su questo.

D: Abbiamo già frequentato la nuova sala: come è nata questa idea?

La seconda sala durante una proiezione

R: L’ idea è nata perché adesso escono anche 10 film a settimana ed i film invecchiano velocemente. Così, per cercare di avvicinare più gente, bisogna proiettare almeno due film a settimana. Con la seconda sala riusciamo ad accontentare più persone. Per costruirla abbiamo chiesto un finanziamento alla Regione Emilia Romagna che ci ha dato il 30% del totale della cifra. Poi abbiamo chiesto aiuto ad alcuni finanziatori e siamo riusciti a realizzare la nostra seconda sala.

D: Secondo lei il cinema dovrebbe essere inserito nella scuola e nella didattica? Perché?

R: Secondo me, se si vuole vedere un film, bisognerebbe guardarlo al cinema. Posso dire che non sono d’accordo con i professori che, per riempire il tempo, proiettano film scelti a caso sul momento. Il cinema è un’arte e si può insegnare la sua storia, oltre che inserire le storie raccontate nei film nei percorsi di studio perché il film suscita emozioni e riesce a divertire e comunicare dei contenuti.

Per concludere vi lascio una frase che ci ha detto Giovanni per salutarci: ‘’Ragazzi, spero che se vi venisse l’idea di lavorare nel settore del cinema lo facciate anche tenendo presente tutti gli aspetti sociali: oltre all’essere un luogo di cultura e intrattenimento, si va al cinema insieme agli amici, per stare e divertirsi con loro.’’

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