Giochi di ieri e giochi di oggi

Un nostro giornalista ha riflettuto sulle differenze che ci sono tra i giochi di ieri e quelli di oggi…

di Alessandro Carrà

10/3/2020

Ho intervistato mio nonno sui giochi che faceva quando aveva la mia età e, mentre lui parlava, mi sono accorto di quanta diversità ci sia tra i giochi di “ieri” e quelli di “oggi”. I giochi che faceva il nonno richiedevano molta fantasia e pazienza in certi casi; il suo preferito era quello della fionda: doveva costruirsela, non come noi che se desideriamo qualcosa la chiediamo ai nostri genitori e la compriamo già fatta in negozio!

Usavano la fantasia e sapevano arrangiarsi con quello che trovavano… Un po’ invidio questa cosa, perché spesso, quando la mamma mi dice di spegnere la tv o la play e di giocare a qualcos’altro, mi sento un po’ perso non so cosa fare, non mi viene in mente niente, forse è colpa dell’abitudine di trovare le cose già pronte!

Il nonno mi ha raccontato che era sempre in compagnia di bambini della sua età, perché anni fa non c’erano tanti pericoli come adesso, quindi i ragazzi uscivano, giocavano, facevano tante sfide; ad esempio quella con lo yo-yo, l’hula hop o con le biglie; ogni giorno facevano delle partite a nascondino. Spesso si trovavano in tanti ed erano all’aperto, in grandi spazi e quindi c’ era molto divertimento! Anche a me nascondino piace molto, ci giocherei sempre, ma le occasioni sono poche, come la cena con i compagni di squadra o di classe, quando siamo in parecchi ed i nostri genitori cercano ristoranti dove dopo aver mangiato possiamo giocare; ma non tutti escono a correre, perché alcuni preferiscono giocare con il cellulare.

Mi ha stupito sapere che ai tempi del nonno che ha 78 anni , esistevano le figurine. Lui e i suoi amici seguivano il ciclismo perché conoscevano Fausto Coppi e suo fratello Serse, che abitavano a Castellania, poco lontano Tortona che è la città dove vive da sempre il nonno. Incollavano le figurine sui tappi delle gassose , preparavano la pista nella terra e iniziava la gara.

Il nonno raccontava ed io pensavo di provare a fare la stessa cosa con le figurine dei calciatori, creando un campo da calcio, come ho fatto a non pensarci prima? Alle volte credo che mi manchi la fantasia, il tempo di inventarmi queste cose o forse faccio prima ad accendere la console, trovo il gioco pronto per essere usato senza doverlo preparare.

Io gioco molto con il pallone, d’ inverno in casa, con la palla di gommapiuma, anche se la mamma spesso non è d’accordo perché capita che rompo qualcosa. Le serate che mi piacciono di più sono quelle in cui gioco con la mia famiglia: “Macchiavelli”, “Scala 40”, “Briscola”, o con altri giochi come: “Scarabeo”, “Monopoli”, “Caduta libera”, “I soliti ignoti” o altro.

Quando ho del tempo libero tra i compiti e gli allenamenti gioco con il telefono, con la play o guardo la tv.

Credo che siano migliori i giochi di “ieri” perché sviluppano creatività e fantasia; invidio i bambini di una volta perché erano altri tempi e potevano andare in giro più tranquilli, stare sempre insieme agli amici; noi invece stiamo spesso in compagnia, ma dietro a dei dispositivi elettronici. I cortili, una volta, erano sempre pieni di strilli e chiacchiere, invece ora mi accorgo che quando vado con i miei genitori e mio fratello a passeggiare per le vie del mio paesino, le strade sono vuote, quando torno a casa so già dove trovarli… Entro nelle amicizie della play e ritrovo tutti i bambini del “Cardazzo online”.

Sono contento di aver fatto l’intervista perché per un giorno mi è sembrato di vivere ai tempi del nonno, anche lui ha potuto ricordare i bei giochi che faceva. Speriamo che prima o poi qualcuno inventi la macchina del tempo!

macchina del tempo

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