Di Emma Tosca, Alessandro Carrà, Marwa Adnani, Maiocchi Sofia, Sheetel Adheen
10/3/2020
“Come ti senti, in questi giorni?” “Cosa ti manca e cosa vorresti fare?”
Sono alcune delle domande che ci siamo fatti e che che tutti forse si fanno, vista la situazione difficile e insolita che viviamo. Hanno provato a rispondere alcuni giornalisti de “la Voce dell’Olubra”. Ecco le risposte.
D: Come ti senti?
R: Io mi sento disorientata e rinchiusa, io preoccupato e sfasato, io sola e preoccupata, io disorientata e triste.
D: Cosa ti manca?
R: Mi manca passare del tempo stando con i miei compagni e i professori, la mia normalità di tutti i giorni, la settimana che trascorre tra scuola, compiti, calcio, chiacchiere con gli amici.
Mi mancano i miei amici, la scuola, giocare a pallavolo con i miei compagni insomma mi manca la mia realtà quotidiana.
Mi manca giocare a pallavolo con le mie compagne di squadra….e sì, anche la scuola!
D: Cosa vorresti fare ma non puoi?
R: Vorrei tanto tornare a scuola, perché in questo momento stando a casa non posso fare nulla, mi annoio e non faccio niente a parte mangiare e fare i compiti.
Giocare a calcio, andare al cinema e al ristorante tranquillamente come ho sempre fatto.
La cosa che vorrei fare di più adesso è vivere la mia vita normale.
Quello che mi manca di più in questo giorni è la mia vita quotidiana.
D: C’è qualcosa di positivo ?
R: Non c’è nulla di positivo, secondo me, perché ci sono problemi economici, nei trasporti di merci e perché ci sono pregiudizi verso persone provenienti dall’oriente.
Trascorro tanto tempo con la mamma e mio fratello, con il papà un po’ meno perché lavora ugualmente. Inoltre posso andare a dormire più tardi alla sera.
Trascorro molto più tempo con la mia famiglia, posso leggere e dormire di più o andare a letto tardi la sera.
Dormo molto più tempo e posso andare a letto più tardi. Posso leggere e fare molte altre attività che con la scuola e gli impegni pomeridiani nn potevo fare.
Per me c’è poco di positivo, ci sono molti problemi anche economici.