Videogiochi: sì o no?

di Mattia Repetti

7/4/2020

Oggi in quasi tutte le case è presente un computer o un console per i videogiochi. A maggior ragione, in questi giorni di quarantena, per far passare il tempo, si ricorre ai videogiochi. Con le moderne tecnologie, schiacciando pochi tasti possiamo immergerci in un mondo fantastico, distante anni luce dalla realtà. I bambini cominciano a giocare ai videogiochi fin da piccoli e anche gli adulti alcune volte diventano giocatori incalliti.

Da sempre si dice che i videogiochi non siano educativi, addirittura nocivi alla salute. Molti giochi sono considerati diseducativi perché contengono scene violente o istigano alla violenza. Chi passa la maggior parte del suo tempo a giocare, si pensa che non riesca più a distinguere la realtà dal gioco, che possa creare una forma di dipendenza e non riesca più a smettere di giocare. Inoltre stando tanto tempo in casa si rinuncia a trascorrere il tempo con gli amici.

 

Alcuni studiosi sostengono invece che i videogiochi abbiano anche degli aspetti positivi, per esempio i giochi d’ azione aumentano la concentrazione e aiutano a trovare soluzioni per superare gli ostacoli in poco tempo, utile anche nella vita di ogni giorno. Altri giochi stimolano l’ intelligenza e la memoria.

A me piace molto giocare con la playstation. I miei giochi preferiti sono quelli d’azione come per esempio “Call of duty modern warfare” che in effetti è abbastanza violento perché si deve sparare a dei nemici, ma mi rendo conto che è soltanto un gioco. Negli ultimi anni i giochi sono diventati online, così ho potuto conoscere nuovi amici che giocano da altre regioni. Ci sono ragazzi così appassionati ai videogiochi che lo hanno trasformato in un lavoro. I giocatori professionisti detti “Gamer” fanno parte di una squadra e partecipano a tornei che hanno come premio migliaia di euro. I Gamer sono molto conosciuti per la loro bravura nei videogiochi.

Come per ogni cosa non bisogna abusare dei videogiochi, giocare poche ore al giorno e prestare attenzione quando si gioca online perché non si sa chi ci sia dall’altra parte. Comunque rimangono uno dei miei passatempi preferiti, a maggior ragione in questo periodo in cui non posso uscire di casa!

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