Recensione del film JoJo Rabbit

di Davide Bergonzi e  Thomas Rapalli

05/05/2020

Locandina del film

Il giorno 08/02/2020 tutte le classi terze della scuola media “Giuseppe Mazzini” si sono recate al Cinema Teatro Moderno di Castel San Giovanni per la visione del film “Jojo Rabbit”. Questo film affronta il delicato tema del nazismo attraverso l’ironia.  Nella Germania nazista del 1945, Johannes Betzler, detto Jojo, è un ragazzino di dieci anni, “fanatico del nazismo”, a tal punto che rtascorre le proprie giornate interloquendo con il suo amico immaginario, una versione infantile di Adolf Hitler. Jojo vive solo con la madre, avendo perso prima il padre in guerra e poi, di recente, anche la sorella; il suo obiettivo è diventare un soldato tedesco, motivo per cui, all’età di dieci anni, decide di partecipare a un camposcuola della Gioventù hitleriana. Jojo deve superare molte prove di addestramento, fra le quali gli viene ordinato di uccidere un coniglio, ma lui si rifiuta e prova a liberarlo, venendo poi umiliato e preso in giro con il nomignolo “Jojo Rabbit”. Quindi, per dimostrare il suo coraggio, decide di lanciare una granata, che sfortunatamente rimbalza contro un albero ed esplode sul suo piede, procurandosi diverse ferite sul viso e sulla gamba. Il suo sogno di aiutare la Germania nazista però non finisce, dato che sua mamma gli trova un incarico come addetto alla affissione di manifesti di propaganda del Nazismo. Un giorno però succede qualcosa di inaspettato: rincasando dal lavoro, Jojo si accorge della presenza di qualcuno, di cui  successivamente scoprirà la storia. Jojo si adatterà a Elsa, fino al punto di conviverci e conoscere ogni suo segreto, fino a quando, un mattino, passeggiando per il centro della sua città, Jojo verrà a scoprire una notizia che gli stravolgerà la vita e da quel momento diventerà il padrone di casa. A conclusione del film, come ci insegna la Storia, la Germania nazista verrà liberata e di conseguenza i Nazisti finiranno per essere ammazzati… ad eccezione del piccolo Jojo, perché un Generale nazista compirà un gesto che lo salverà dalla morte. Secondo noi il film è adatto ad una fascia di età dagli 11 anni in su, per capire a fondo tutte le emozioni e sensazioni che provavano i personaggi. Noi lo consideriamo un film educativo, che fa ragionare con il sorriso. Molto consigliato.

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