Scambio culturale tra gli alunni delle scuole all’insegna dei diritti umani
di Virginia Dagradi, Stefano Ratti, Benedetta Curati e Camilla Fanzini
11/02/2020
Come ormai da qualche anno la nostra scuola media ha organizzato degli incontri Erasmus con scuole medie da tutta Europa. Uno di quelli di quest’anno prevedeva un viaggio in Spagna, che si sarebbe dovuto tenere dall’8 al 15 marzo. Prima di partire, alcuni professori, hanno organizzato degli incontri (di circa un’ora e mezzo) il martedì pomeriggio nel quale abbiamo preparato il viaggio e le attività che avremmo svolto a Saragozza e Barcellona. Abbiamo inoltre discusso dei diritti umani del mondo, di come vengono violati e rispettati nei vari paesi del mondo; abbiamo inoltre effettuato un test, in inglese, sui diritti umani, che abbiamo poi esteso ai nostri compagni di classe. Nell’ultimo incontro abbiamo trattato il tema attraverso la cinematografia, guardando dei trailer proposti dalla professoressa Ceruti.
Purtroppo a causa dell’emergenza Covid-19 gli incontri non sono continuati e purtroppo neanche il viaggio è stato fatto, ma abbiamo provato a immaginare come sarebbe potuta essere questa esperienza…
Partiamo la mattina dell’8 marzo dall’aeroporto e arriviamo in qualche ora a Saragozza. Subito veniamo accompagnati nelle case delle famiglie spagnole che ci avrebbero ospitato. Durante la settimana andiamo a scuola, come facevamo solitamente, e lì prendiamo parte ad attività su cui abbiamo lavorato nei mesi prima: ci siamo confrontati in classe su temi, testi e film che avevamo analizzato, e i temi principali sono stati quelli sui diritti umani. Durante il pomeriggio svolgiamo attività più particolari: visitiamo la città e i suoi monumenti con i professori e i nostri compagni, oppure passiamo del tempo con la famiglia che ci ospita. L’ultimo giorno lo abbiamo invece trascorso a Barcellona, visitandone i luoghi più caratteristi come il Camp Nou, la Sagrada Familia e Park Guell. Siamo infine ripartiti per casa il 15 marzo.
Da questa esperienza abbiamo colto molte cose positive: abbiamo parlato per la maggior parte del tempo inglese e spagnolo, il che ci aiutato a perfezionare l’uso della lingua straniera, inoltre questo scambio culturale ci ha fatto conoscere le usanze, le tradizioni e la cucina spagnola che, anche se non molto diversa dalla nostra, ci ha arricchito di una cultura differente. Possiamo dire che non solo la permanenza, ma anche il viaggio verso e di ritorno dalla S pagna sono stati un’esperienza nuova, visto che per molti era la prima volta in aereo. Possiamo infine dire che questa esperienza è stata molto educativa e ci ha divertiti molto e speriamo di rifarla un giorno di nuovo…sul serio.

