L’uomo e gli animali

Un’amicizia antica e sempre nuova

di Luca Dantoni

22/2/2021

Sin dall’antichità, i migliori amici dell'uomo sono stati gli animali. Gli uomini primitivi li cacciavano per sopravvivere, finché capirono che era meglio allevarli, per avere una risorsa alimentare a portata di mano. Nel corso dei secoli, la considerazione dell’animale è mutata notevolmente: pensiamo agli Egizi, che veneravano alcuni animali come divinità; nella religione induista ancora oggi la mucca è sacra. Molti animali, nella società contemporanea, soprattutto i cani, aiutano l’uomo, come ad esempio i cani da salvataggio, i cani molecolari, che ritrovano le persone scomparse, i cani antidroga e i cani antiesplosivi. La scienza ha dimostrato che alcuni animali possono essere considerati anche una terapia, conosciuta con il nome di “pet-therapy”, a favore di persone malate e anziani soli. 
 disegno di Diego Barilati

Parlando tuttavia del rapporto tra uomini e animali, si possono trovare anche aspetti negativi. Il pelo di molti animali, soprattutto di quelli appena nati, viene utilizzato per produrre pellicce di un certo valore, che vengono vendute e producono profitto (la vita di uno scoiattolo vale 80 centesimi). Esiste inoltre un reato molto grave e punibile dalla legge: è il bracconaggio, chiamato anche caccia di frodo. Gli animali cacciati, vengono catturati nelle foreste, nei boschi e nelle savane, grazie a trappole e reti. Vengono infine venduti, torturati o anche ammazzati. Le Guardie Forestali e altre Forze dell’Ordine stanno cercando di fermare questo traffico illegale di animali, soprattutto da quelli in via d’estinzione. Ci sono anche animali sfruttati nei circhi che vengono utilizzati per il divertimento del pubblico, anche se la maggioranza degli spettatori, oggi, preferirebbe assistere a spettacoli di trapezisti, giocolieri, maghi e presentatori. 
L’altro giorno, riflettendo, ho pensato: “Come ci sentiremmo se gli animali ci trattassero male come molti uomini trattano loro? Ogni specie ha i suoi diritti che vanno rispettati.” Anche a me piacerebbe avere un animale da curare con il quale giocare. Vorrei un labrador dal pelo castano e a tratti castano scuro, con quegli occhi marroni che attirano ed è come se ti parlassero; mi piacerebbe averlo con orecchie grandi, che quando si raddrizzano sembra che diventi più alto ed elegante e la coda lunga di un color miele. Lo vorrei simile a quello del mio vicino di casa, che da piccolo era grande come un batuffolo di cotone, mentre adesso, se si alza su due zampe è alto come me. Nel fare del male ad un  animale non ci si guadagna niente, anzi si perde e basta: curiamoli, aiutiamoli e rispettiamoli, come loro fanno con noi.

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