Recensione del libro: “L’inventore di sogni”

di Chantal Scrocchi

17/4/2021

Autore: Ian Mc Ewan

Editore: Einaudi

Il libro “L’inventore di sogni” è composto da tanti racconti, ognuno racchiude i sogni ad occhi aperti di Peter Fortune, un ragazzo che ama fantasticare e perdersi nella sua fantasia. Il racconto che mi ha più colpito si intitola “Il gatto”.

Inizia tutto un martedì quando Peter Fortune non voleva alzarsi dal letto ma sapeva che prima o poi avrebbe dovuto, visto che doveva andare a scuola. In casa Fortune durante la colazione regnava il disordine ma c’era una regola che si doveva rispettare: prima di uscir di casa la tavola doveva essere in ordine e pulita. Un solo membro della famiglia, nonostante avesse diciassette anni, non partecipava alla confusione: era Gatto William, che stava sdraiato sulla mensola sopra il calorifero. Che invidia provava Peter per la vita dei gatti! Un giorno, Peter si sdraiò sul tappeto per accarezzare William quando sentì qualcosa simile ad un osso che spuntava fuori dalla pelle; tirò per farlo uscire ma scoprì che, sotto al pelo, si nascondeva una cerniera che si aprì! Un raggio di luce uscì da Gatto William: come per magia lo spirito del gatto entrò nel corpo di Peter e quello di Peter entrò nel corpo di William. Peter, quindi, diventò Gatto William: era un’occasione per riposarsi, dormire tutto il giorno e vivere bellissime avventure. William era nel corpo di Peter e doveva andare a scuola come tutti i ragazzi. Quando, un giorno, gli spiriti ritornarono nei propri corpi e il sogno ad occhi aperti di Peter finì, sentì dall’altra stanza Kate piangere…

Questo racconto mi è piaciuto molto perché mi ha trasmesso molte emozioni: incredulità, all’inizio, tristezza nel finale e divertimento quando Peter vive le avventure di Gatto William. Secondo me questo racconto è molto originale perché l’autore descrive così bene il sogno ad occhi aperti che sembra proprio raccontare la realtà. E poi, in fondo, chi non vorrebbe vivere qualche ora da gatto?

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