“Le parole illuminate”: per conoscere Anne Frank

di Sheetel Adheen

28/1/2022

Conosciamo tutti Anne Frank, è stata una ragazza molto forte, simbolo importantissimo per la Shoah e, grazie al suo diario scritto nell’alloggio segreto ad Amsterdam, possiamo capire com’era la sua vita o come la scrittura possa salvare una vita. Vi siete mai chiesti come abbia fatto a sopportare il fatto di stare rinchiusa in una soffitta per due interi anni senza mai uscire, convivendo con la sua famiglia ma anche con estranei? Io me lo sono chiesta, perché ho letto il suo diario, curato da Matteo Corradini.

Oggi sono qui per dirvi le mie impressioni: ho letto attentamente il testo e sono rimasta sbalordita, non me lo sarei mai aspettata che una ragazza così giovane, potesse scrivere in modo così approfondito. Mi ha colpito molto il fatto che fosse molto precisa nel nominare i propri sentimenti o anche come parlava con Kitty, la sua unica amica fedele… eh sì, la nostra Anne non aveva nessuno con cui confidarsi.

Ma non solo, in questi lunghissimi anni nascosta, ha sempre trovato una speranza, ha sempre cercato il lato positivo delle cose, con un po’ di ironia, non ha rinunciato ai suoi sogni. Secondo me, tutti quanto dobbiamo imparare da lei, è stata un esempio e purtroppo una testimone di come l’essere umano potesse essere così spregevole con gli altri suoi simili. Possiamo dire che lei e le sue parole siano una luce, che non si spegnerà mai. 

Parlando di tutto ciò, in questi mesi in classe, abbiamo letto il libro Matteo Corradini intitolato: “Luci nella Shoah”. In questo libro si parla anche di Anne, si può dire che il titolo è un po’ ispirato a lei quando scrive, nel diario, che vorrebbe avere una luce sopra il suo letto per non avere paura, di notte.

Io, insieme a dei miei compagni di classe, ho lavorato su Anne Frank, abbiamo realizzato molti prodotti tra cui anche una poesia: “Le parole illuminate” per rendere omaggio ad Anne che, con le sue parole, illumina ancora oggi milioni di persone:

Esistono parole lampadina, che accendono la mente: 

sentimenti, volare, stella cadente.

I sentimenti sono parole gentili,

sono sottili come fili.

Una parola leggera come una farfalla, 

ti fa stare bene, come una mano sulla spalla.  

Se una parola é una lampadina sopra il letto

Ti illumina e ti senti protetto. 

Alcune parole spengono la mente,

lasciando un segno permanente 

come le gocce di sangue sul filo spinato

delle persone senza peccato. 

Se togli la polvere dalle parole,

queste diventeranno il tuo sole 

Le parole senza polvere,

I problemi possono risolvere.  

Una lucina nella notte scura

Contro il freddo, contro la paura.

Questa poesia è stata scritta da Adheen Sheetel, Es Sabahi Malak e Lika Jonathan, alunni della classe 3A. Abbiamo pure realizzato un video,che ora si trova nell’archivio della Memoria collegato alla stele di Tina Pesaro.

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