Un filo di Memoria

L’Istituto Comprensivo di Castel San Giovanni ha commemorato la Giornata della Memoria 2022

di Malak Es Sabahi

28/1/2022

Il giorno 27/01/2022, presso la scuola elementare “Tina Pesaro” di Castel San Giovanni, il nostro istituto ha commemorato la Giornata della Memoria. E’ un appuntamento importante a cui il nostro istituto tiene molto e, pur in un momento difficile come quello attuale, si è voluto preparare un momento di riflessione a cui hanno partecipato anche le autorità cittadine ed alcuni membri della famiglia Pesaro. Abbiamo anche sperimentato un nuovo modo di condividere dei momenti: molti alunni erano collegati in diretta dalle loro classi e alcuni erano a casa in quarantena ma seguivano online l’evento.

La classe terza A della scuola secondaria “G. Mazzini” ha animato la mattinata, insieme ad alcune classi quinte della primaria.

In particolare, io ho lavorato con la mia classe ad un progetto, “Luci nella Shoah” che ha preso nome e spunto dal libro di Matteo Corradini. Lo stesso autore è venuto nelle nostre classi per aiutarci ad approfondire il tema della Shoah con parole adatte a noi ragazzi.

Con lui e con i nostri professori, abbiamo parlato di molte persone che hanno vissuto al periodo della Shoah e subirono discriminazioni che misero a rischio la loro vita; qualcuno si salvò, molti si persero.

Conoscendo le loro storie, abbiamo tirato un filo che ci legasse alla loro vita, alle loro emozioni al coraggio che dimostrarono: abbiamo ricordato Arie Selinger, che fu internato da bambino in un campo di sterminio, si salvò e diventò un famoso allenatore di pallavolo. Ci ha fatto capire che per superare un momento buio bisogna andar avanti con tutta la squadra e mai da soli. Abbiamo ricordato Tina Pesaro, di Castel San Giovanni, che, con il suo coraggio, ha cercato di salvare la sua famiglia ma non è riuscita a sopravvivere: noi la teniamo vicina perché il suo è il nome della nostra scuola primaria. Abbiamo ricordato Ilse Weber, che con la sua musica ha fatto stare bene i bambini dell’infermeria del campo di concentramento di Terezin e Virginia Gattegno che ci ha fatto capire quanto sia spaventoso perdere l’umanità e considerare delle persone dei numeri.

Abbiamo capito che bisogna ricordare che l’uomo non è così buono come sembra. Una frase che mi è piaciuta che ha detto il sindaco è: “Tutti a promettere che non accadrà più, ma ne siamo sicuri?”. Questa frase mi ha fatto molto riflettere perché è la domanda che tutti ci porgiamo ed è difficile trovare una risposta. Ma dobbiamo soprattutto chiederci: “Come è potuto succedere?” perché le cause di questa tragedia sono ben chiare a tutti: razzismo, indifferenza, volontà di potere, ignoranza, disprezzo per la convivenza pacifica tra le persone.

E’ per questo che noi ogni anno facciamo Memoria, per ricordarci che solo con la cultura, la conoscenza, il rispetto e con l’educazione possiamo garantirci un futuro migliore.

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