La luna di Kiev e la nostra

di Marwa Majjati e Carolina Barbieri

02/03/2022

Nel 1960, Gianni Rodari scrisse una poesia intitolata “La luna di Kiev” dedicata ai bambini e alle loro famiglie. Lo scopo di questa poesia era proprio indirizzare i lettori contro ogni guerra e contro ogni forma di discriminazione perché abbiamo tutti gli stessi diritti. Quello che sta accadendo proprio in questi giorni in Ucraina, che ci spaventa e ci addolora perché noi abbiamo a cuore il nostro futuro. Inoltre, testimonia che, di questi temi, non se ne parla mai abbastanza e che certi adulti non hanno ancora compreso il principio dell’uguaglianza dei popoli e il valore della pace.

 Come dice la poesia, siamo tutti sotto lo stesso cielo ed ammiriamo tutti la stessa luna, qui, come a Kiev, come ovunque, quindi siamo tutti uguali e dovremmo supportarci a vicenda. La luna non vede i confini, ci osserva dal cielo e chissà cosa penserà di noi, piccoli uomini che ancora pensano a farsi la guerra.

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