Continuando a seguire le tracce di Anne Frank…

Di Adheen Sheetel

23/3/2022

Ci eravamo lasciati chiedendoci come aveva potuto sopravvivere Anne per tanto tempo nascosta nella casa sul retro. E come passava il tempo? Anne passava il tempo studiando e soprattutto leggendo.

Kitty era il personaggio di un libro che le piaceva, ad esempio. Matteo Corradini sta cercando di ricostruire la biblioteca di Anne, con libri originali degli anni ’30. Inoltre leggeva due riviste: una era di moda, nella quale ci sono idee per creare vestiti, l’altra era “Cinema & theater”.

Le foto che aveva attaccate al muro della sua stanzetta venivano quasi tutte da questa rivista. Chi le portava? Il signor Kugler, un collega del papà. Chi aiutava la famiglia, portava cibo e vestiti. Anne però aveva bisogno anche di nutrire le sue passioni e Kugler portava libri e riviste. Le foto appese sono: star di Hollywood -Anne voleva fare l’attrice-, Ginger Roger, Greta Garbo, pattinatrici famose olandesi. Greta Garbo era una delle attrici più famose del mondo. Non rideva mai, aveva questa caratteristica, ma era bellissima e piena di fascino.

Chi erano i complici di Anne Frank? Erano 4 colleghi del padre, di cui si fidava. Il sig. Kugler (portava riviste e libri), Miep Gies che era l’anima di tutto, cercava contatti e agganci. Salverà il diario, è la prima che entra nel nascondiglio, dopo l’arresto. Quando arrivano ad arrestare la famiglia Frank e gli altri ospiti, i poliziotti olandesi e il tedesco della Gestapo cercano l’oro. Quando lo trovano, prendono una valigetta (che conteneva il diario) la svuotano sul pavimento e la riempiono d’oro. Il diario resta sul pavimento. C’è poi Kleiman, fedelissimo e Bep, la persona che Anne ricorda con più dolcezza.

Chi ha tradito e causato l’arresto degli abitanti della casa sul retro?

Per tre volte, i ladri vanno a rubare nell’Opekta. Una di queste volte, i ladri si accorgono che ci sono delle persone. Quindi: ipotesi 1, i ladri hanno tradito, hanno venduto gli ebrei per denaro. Oppure: è stato il magazziniere dell’Opekta, che viene definito da Anne “un tipo inquietante” che voleva capire se ci fosse qualcuno nascosto e quindi lasciava dei foglietti in giro e controllava se fossero ancora dove aveva messi il giorno dopo. Altra ipotesi: la sorella di Bep aveva un fidanzato nazista e Anne scrive che era impazzita cioè aveva aderito al nazismo. Ancora un’altra ipotesi: vicino alla casa sul retro c’era un panettiere che vendeva il pane a Miep (ne comprava per 8 ma la famiglia di Miep era formata da due persone). Inoltre, il panettiere consegnava il pane alla Opekta negli orari in cui non c’erano gli operai. Ad un certo punto arrestano il panettiere (nascondeva anche lui due ebrei!), finisce in campi di sterminio ma si salva. È quindi impossibile che fosse il responsabile. Oppure: potrebbe essere stato il magazziniere dell’azienda di fronte. L’ultimo libro uscito ma poi ritirato dal commercio in questi giorni, infine, dice che era stato il capo del consiglio ebraico di Amsterdam.

Rimane un mistero.

Ci aggiorniamo per la terza parte del nostro resoconto.

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