di Riccardo Alberici, Noemi Kercova, Mattia Verani
13/4/2022
Nel lontano 1938, a Venezia, viveva un bambino di 9 anni di nome Roberto. Lui era sicuro di essere un bambino normale, ma un giorno, in quell’anno particolare, qualcosa iniziò a cambiare, solo perché aveva gli occhiali! Roberto non si sentiva più lo stesso, per fortuna gli rimanevano i suoi amici: Alvise, che portava anche lui gli occhiali, e Lucia, che non li aveva… ma, nonostante ciò, erano un trio fantastico. Inizialmente, si sentiva scherzare alla radio sul fatto degli occhialuti (persone con gli occhiali, come dice il dizionario), ma poi il primo ministro iniziò a fare leggi a svantaggio degli occhialuti, ad esempio il non poter più frequentare scuole “normali”, fino a quando la cosa iniziò a degenerare e gli occhialuti venivano rapiti e deportati.

Un giorno, uscendo da scuola, Roberto e Lucia iniziarono a discutere su come cercare di scappare insieme: dato che la mamma di Lucia aveva gli occhiali, anche Lucia veniva considerata occhialuta; Lucia disse a Roberto di andare da lei il giorno successivo per vedere una cosa… Lucia e Roberto riusciranno a scappare insieme?
Secondo noi questo libro va assolutamente letto, perché spiega la vicenda degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale in modo delicato, affrontando un argomento molto duro in modo adatto ai ragazzi della nostra età. Questo libro è molto intrigante e spinge a continuare a leggerlo.