A cura della classe 3 A
20/4/2022
Riflettendo sul tema della guerra e della pace, abbiamo analizzato in classe alcune poesie di Bertold Brecht, autore tedesco della prima metà del ‘900. In particolare ci ha colpito la poesia “Generale, il tuo carro armato”.

Siamo rimasti colpiti perché siamo riusciti a collegare quello che il poeta esprime con diversi altri testi che abbiamo analizzato in classe. Ad esempio, nel libro “Un anno sull’altipiano”, ambientato durante la I Guerra Mondiale, Emilio Lussu racconta che, un giorno, si trova vicino ad una trincea nemica e può sparare agli austriaci non visto. Ma osservandoli, si accorge che non sono ‘mostri’ come ci si abitua a pensare in guerra, ma uomini come lui. Così comincia a pensare e decide di non sparare.
Anche Primo Levi, nella poesia “La bambina di Pompei”, alla fine, scrive:
Potenti della terra padroni di nuovi veleni,
Tristi custodi segreti del tuono definitivo,
Ci bastano d’assai le afflizioni donate dal cielo.
Prima di premere il dito, fermatevi e considerate.
Chiede ai potenti della terra di fermarsi a pensare alle conseguenze dei propri gesti prima di agire, cosa che dovremmo fare tutti.
Quando poi, abbiamo affrontato il tema della legalità, abbiamo ascoltato e analizzato la canzone “Pensa”, di Fabrizio Moro.
Prima di dire, di giudicare, prova a pensare
Questo è l’atteggiamento che dovremmo avere tutti se vogliamo che la nostra società migliori, che i rapporti tra di noi siano più umani e corretti e che la guerra diventi solo un ricordo.