La Memoria di Anne Frank

di Camilla Girometta

11/2/2023

In questi giorni ho letto sulla rivista Focus Junior un articolo che mi ha colpito e mi ha fatto molto riflettere. In occasione della Giornata della Memoria, il 27 gennaio, questo articolo parla della figura di Anne Frank, una ragazza ebrea che aveva lasciato la Germania al tempo dei nazisti, per trasferirsi nella città di Amsterdam, dove insieme alla sua famiglia era stata costretta a rifugiarsi in un nascondiglio segreto per sfuggire alle persecuzioni naziste.  Ad Anne piaceva molto scrivere perché la faceva sentire libera e meno sola, per cui comincia a scrivere un diario, a cui darà il nome di Kitty, che per lei diventerà come una cara amica. In una pagina del suo diario, Anne scrive: “Lasciatemi essere me stessa”, per me questa frase ha un grande significato, attraverso il suo diario Anne riesce ad essere davvero se stessa, riesce ad esprimere liberamente tutti i suoi pensieri, proprio come succede in amicizia. Sulla rivista viene anche riportata una foto bellissima di Anne che a dodici anni (la mia età!) lavora a maglia. Anne sembra molto felice e questo mi ha impressionato perché contrasta con quello che avrebbe vissuto poco dopo. E’ sconvolgente pensare a quello che una ragazza della mia età ha dovuto subire, alla sua sofferenza e a quella di tante persone che come lei non avevano fatto nulla di male. Questa bruttissima parte della storia deve essere ricordata per non permettere che capiti più e per far capire alle persone giovani come noi che queste cose sono purtroppo accadute veramente e che siamo noi ragazzi che dobbiamo fare in modo che questo odio non si diffonda mai più. Il diario di Anna trasmette fiducia, speranza e tantissimo coraggio, in un periodo così tragico della nostra storia. Anne e la sua famiglia, il 4 agosto del 1944 vengono arrestati e mandati nei campi di concentramento, dove Anne muore nel febbraio del 1945. Il papà di Anne, Otto Frank, è l’unico della famiglia che riesce a sopravvivere ai campi di concentramento, dopo la fine della guerra si impegna per il resto della sua vita a far conoscere il diario di Anne in tutto il mondo. L’articolo di Focus fa riflettere anche su un altro fatto: anche oggi, in Afghanistan, le donne sono discriminate ed emarginate, ancora oggi quindi esistono grandi ingiustizie! Alcune ragazze afghane sono costrette a riunirsi di nascosto per leggere libri e condividere i loro pensieri, perché per loro è proibito andare a scuola, studiare, informarsi. Come è possibile che ancora oggi possa accadere tutto questo? Come è possibile che ci siano ancora queste disuguaglianze? Dobbiamo sentirci in dovere di cambiare le cose!

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