Intervista quasi… possibile ai Pinguini Tattici Nucleari

di Carlotta Codazzi

13/2/2023

La redazione del nostro giornalino è una vostra grande fan, siete pronti per le domande? Andiamo!

D-Come vi chiamate, quanti anni avete e da dove venite?

R-Io sono Riccardo e ho 29 anni; anche Nicola, Lorenzo ed Elio ne hanno 29, mentre Simone e Matteo ne hanno 32.

D-Quali strumenti suonate?

R-Riccardo, Nicola e Lorenzo la chitarra, Simone il basso, Matteo la batteria ed Elio le tastiere.

D-il vostro gruppo è composto da sei persone: vi capita mai di non andare d’accordo su qualcosa o litigare?

R- in realtà praticamente mai, le nostre vibes sono tutte simili: amiamo i giochi da tavolo, siamo poco festaioli.

D-Il vostro è un nome molto singolare, ha una storia particolare?

R-Beh in effetti sì, deriva da una birra scozzese prodotta nel 2009 che avevamo visto a Liverpool e ci è sembrato molto singolare.

D-Abbiamo sentito che in realtà voi non siete i pinguini “originali”, è vero?

R-In effetti sì, prima di noi ci sono stati altri ragazzi che poi sono andati a fare altri lavori e siamo rimasti noi, quindi il nome non lo abbiamo inventato noi e infatti non ci piace tanto però ormai è tardi per cambiarlo.

D-A Sanremo, nel 2020 siete arrivati sul podio con “Ringo Starr”, ci spiegate la storia della canzone?

R-con questa canzone volevamo fare un omaggio a Ringo Starr, perché lui ha rivoluzionato il modo di suonare la batteria ed è molto sottovalutato.

D-Il primo concerto che avete annunciato quest’anno è andato sold out, ve lo sareste mai aspettato?

R-Assolutamente no, non ce lo aspettavamo minimamente e siamo veramente felicissimi per questo!

Vi ringraziamo per questa intervista e magari ci vedremo per un’intervista possibile dal vivo!

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