Autore: Markus Zusak
di Carlotta Codazzi
20/02/2023

La storia racconta di Liesel Meminger, una bambina di nove anni che vive in Germania ai tempi della Seconda guerra mondiale. Dopo che il fratellino morì, venne data in adozione ai coniugi Hubermann. Qui Liesel impara a leggere e si appassiona alla lettura. Una sera assiste ad una cerimonia in cui i nazisti mettono al rogo dei libri; la bambina non potendolo sopportare, sottrae dalla catasta un libro, il primo di una lunga serie di libri che salverà, rubandoli. Dopo qualche tempo, a casa Huberman viene nascosto in cantina un ebreo: Liesel e lui diventano subito buoni amici. Riusciranno a sopravvivere alla guerra e alle persecuzioni?
La vicenda è narrata dalla morte, che racconta come si senta misteriosamente affascinata dagli esseri umani e si prenda perciò l’impegno di osservare, di tanto in tanto, la vita di qualcuno di loro. Il fatto che sia la morte a narrare è davvero inusuale, cosa ne pensi?
Io consiglio questo libro perché fa davvero riflettere sull’importanza della lettura e sulla situazione davvero difficile che vivevano le persone ai tempi della guerra. I libri che vengono messi al rogo sono proibiti dai nazisti, secondo te cosa poteva esserci scritto in quei libri? È vero, quindi, che le parole e i pensieri sono più pericolosi delle armi!