Il docente STEM che rende la scienza “divertente”

16/3/2025

Ogni giorno, la tecnologia diventa sempre più importante nella nostra vita, cambiando il modo in cui comunichiamo, lavoriamo e impariamo. Il progetto STEM che stiamo portando avanti nel nostro istituto si occupa di formare le nuove generazioni per affrontare un mondo digitale, sviluppando competenze relative alla Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. Nonostante l’importanza di queste materie, molti studenti le trovano difficili o poco interessanti, perdendo la motivazione. Gli esperti, però, ci consigliano di studiare le materie  STEM per essere pronti al futuro. Molto della riuscita dei progetti passa attraverso i docenti e il metodo di insegnamento; noi abbiamo intervistato il “Docente STEM che rende la scienza divertente” e che lavora con noi.

D: Buongiorno prof., siamo molto contente di intervistarla, direi di partire subito con la prima domanda. Qual è il suo nome completo?

R: Buongiorno, il mio nome completo è Bernazzani Alessio.

D:Ha per caso un soprannome con cui viene chiamato dagli amici o familiari?

R:No, non ho un soprannome magari qualche amico mi chiama “Berni” ma generalmente no.

D:Quanti anni ha? 

R:Io ho 25 anni.

D:Che tipo di musica le piace?  

R:Ultimamente ascolto musica Disney o Techno.

D:Ha mai praticato uno sport?

R:Sono appassionato di arti marziali,lo faccio ormai dall’età di 8 anni e ora lo insegno.

D:Ha mai avuto la possibilità di visitare diversi stati del mondo? 

R:Sì,sono stato in Italia, Germania,Austria,Francia ed Inghilterra.

D:Che scuole ha frequentato? 

R:Alle elementari ho frequentato la scuola “Vittorino da Feltre”, alle medie la Dante e alle superiori all’ITS, a Piacenza.

D:Qual era la sua materia preferita, da ragazzo? 

R:La mia materia preferita da ragazzo era Storia, probabilmente perché stimavo l’insegnante. 

D:Come mai si è appassionato al mondo della robotica? 

R: Mi sono appassionato alla robotica per lo più per gli amici, inizialmente mi sembrava una cosa molto interessante, ho iniziato a giocare un po’ con loro, poi si è sviluppato un po’ il tutto e poi, pian piano è diventato un lavoro.

D:Quali e quanti mestieri ha svolto prima di questo?

R:Ne ho fatti un bel po’, sono tuttora un cameriere, sono un insegnante di arti marziali e ho lavorato in una pescheria industriale.

D: Secondo lei, quali sono i lati positivi e negativi di questo mestiere? 

R:Il lato positivo è che vedo molti ragazzi e in parte i loro progressi, invece un lato negativo è che, non avendo tanto tempo a disposizione, non riesco ad avere un rapporto stabile con i ragazzi, non riesco a vedere grandi risultati e devo affidarmi anche agli altri docenti.

D:Se potesse risolvere un grande problema del mondo,quale sceglierebbe?

R:Quello dell’istruzione ne sono convinto, con un’istruzione adeguata anche il comportamento e il rispetto sarebbero ad un livello pari 

D:Se avesse la possibilità di scegliere un superpotere, quale preferirebbe avere?

R:In realtà non ci ho mai pensato, ho una spiegazione teorica lunghissima e super noiosa, comunque molto probabilmente sarebbe il teletrasporto 

Bene prof., la nostra intervista si conclude qui! La ringraziamo tanto per averci concesso un po’ del suo tempo prezioso e per il suo impegno per rendere questo progetto STEM così accattivante!

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