Di Carlotta Liberali e Sophia Cella
28/4/2025
La Casa della Carità di Castel San Giovanni è nata nel 2023, è dedicata al beato Don Giuseppe Beotti e si trova proprio accanto alla nostra Chiesa di San Giovanni Battista. Accoglie i servizi del Carrello Solidale e del Guardaroba della Caritas. Circa 40 volontari, di cui 20 operativi, lavorano ogni settimana, alcuni giorni a tempo pieno, per aiutare chi si trova in un momento difficile, distribuendo cibo e vestiti. Vengono assistite circa 370 persone tra Castello, Sarmato e Ziano, per un totale di circa 90 famiglie. La Casa della Carità lavora in rete con i Servizi Sociali del territorio per individuare le persone bisognose che hanno diritto ad accedere, in base ad una certificazione (denominata ISEE). Ogni settimana entrano ed escono dalla Casa circa 1000 kg di cibo che viene raccolto dai volontari e che proviene dal banco alimentare di Parma, dai Carrelli Solidali che si trovano nei supermercati e dalle donazioni private. Esistono anche fondi europei (circa 6 milioni per il nostro paese) e nazionali (circa 4 milioni) con i quali comprare cibo per la solidarietà. Ci sono, infine, supermercati che danno la frutta, la verdura e prodotti in scadenza che gli operatori puliscono e consegnano.



Visto che quest’anno il tema del nostro progetto sulla Legalità è la solidarietà, il prendersi cura degli altri come base per la legalità, tutte le 8 classi della secondaria Mazzini, che hanno aderito, visiteranno la Casa della Carità. La nostra classe è andata il 23/4 ed ha potuto incontrare i volontari, guidati dall’instancabile signor Riccardo Goldoni. Noi ragazzi abbiamo potuto vivere l’esperienza di essere volontari Caritas.



Infatti, una volta arrivati sul posto, dopo una breve introduzione, ci siamo divisi in piccoli gruppi e ci siamo diretti verso le diverse aree dell’edificio: lo sportello d’ascolto, il guardaroba, la distribuzione ed il magazzino.




Allo sportello d’ascolto, ci si deve recare appena si accede alla Casa della Carità. In questo ufficio si trovano esperti volontari a cui mostrare i documenti, raccontare la propria storia e i propri bisogni. A questo punto vengono consegnati dei buoni per poter ritirare i prodotti, in base alle esigenze. Su questi buoni viene indicato di cosa hai bisogno, se sei una persona singola oppure hai una famiglia e nel caso, quanti figli ci sono, la loro età. In base a questi dati precisi, si può rispondere alle esigenze delle persone senza sprecare beni e denaro. Ad esempio, Giulia è una persona singola che ha bisogno di una borsa alimentare e una coperta, oppure Luca vive con sua moglie e 2 bambini una di 5 e l’altro di 7 anni e ha bisogno di alcune magliette per i suoi figli e due borse alimentari. Successivamente, dopo avere ricevuto il buono, si passa alla zona distribuzione dove alcuni volontari distribuiscono il cibo riposto nelle borse alimentari. Al guardaroba, situato al piano di sopra, si possono ritirare vestiti di ogni tipo e taglia e le coperte.



Infine, la zona più ampia della Casa della Carità è costituita dal magazzino: qui si conservano i beni acquistati e donati. Gli alimenti come la carne e il pesce vengono riposti negli appositi frigoriferi.



Le persone possono venire a ritirare il cibo 1 volta a settimana. Inoltre, il giovedì pomeriggio dalle 16 si può fare volontariato, dare una mano e contribuire al funzionamento della struttura.
È stato per noi veramente interessante capire che anche con piccoli gesti si può fare qualcosa per gli altri. Questa visita è stata sorprendente perché abbiamo potuto comprendere quanta organizzazione e impegno ci sia dietro l’attività di volontariato; ci ha fatto riflettere su quanto sia importante aiutare chi ha bisogno e sul fatto che ognuno di noi può fare davvero la differenza.
