23/5/2025: Capaci di solidarietà

23/05/2025

Siamo Capaci di solidarietà. Fino a qualche mese fa, per molti di noi, “solidarietà” era solo una parola poco significativa. Oggi siamo Capaci di solidarietà. Abbiamo sperimentato che la base della convivenza civile e della legalità è prendersi cura di ciò che ci circonda e, soprattutto, di chi ci sta intorno. Attraverso gesti concreti, abbiamo potuto conoscere meglio la realtà in cui viviamo e, attraverso questa, anche noi stessi. La solidarietà è aiutare gli altri quando ne hanno bisogno, anche con piccoli gesti. Donne e uomini che hanno cambiato il mondo ci stanno davanti nei libri di storia, ci indicano la direzione da percorrere ma è anche con le piccole cose, con i piccoli gesti che si costruisce il futuro. E non si è mai troppo giovani per cominciare a muoversi. Tutte le classi quarte della scuola “Tina Pesaro” e 8 classi della secondaria “G. Mazzini” hanno aderito al progetto “Capaci di solidarietà” che prevedeva la creazione di scatole solidali che avremmo donato in beneficenza ai bisognosi. Grazie alla collaborazione dei referenti dei Servizi Sociali del Comune, abbiamo individuato dei target e degli oggetti da inserire nelle nostre scatole solidali.

Le classi, quindi, si sono divise in gruppi ed hanno creato delle scatole, le hanno decorate e riempite con oggetti utili ma anche con una cosa dolce, un passatempo ed un biglietto gentile, creato dai ragazzi. Abbiamo avuto in dono la pasta delle cooperative di Libera Terra e materiale da destinare alla solidarietà da parte dell’azienda Amazon. Nel frattempo, tutte le classi quarte e alcune classi della secondaria hanno incontrato gli esperti dell’associazione Libera per partecipare a laboratori sulla legalità, Inoltre i ragazzi della secondaria sono stati accolti dalla Casa della Carità “Beato Don Beotti” per entrare nel mondo dei volontari Caritas.

Il percorso è terminato il 23/5, una data storica e importante per il nostro paese: 33 anni fa si compiva la strage di Capaci, dove persero la vita  il giudice Giovanni Falcone, con la moglie e collega Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Le classi della secondaria si sono trovate al Teatro Verdi per concludere il loro percorso e qui la nostra dirigente, Maria Cristina Dragoni, ci ha ricordato le parole di Falcone che diceva che le persone passano ma restano i loro esempi, così chi arriverà dopo, potrà seguire le loro impronte e andare avanti nella lotta contro le mafie.

Sono intervenuti a ringraziare i ragazzi per il loro impegno anche l’assessore Wendalina Cesario, Lorenzo Piva per l’associazione Libera che ha ribadito il senso della nostra attività, cioè passare dalla Memoria all’Impegno e Don Andrea Campisi, che ha sottolineato l’importanza della solidarietà e del coinvolgimento dei ragazzi in gesti concreti. E non è mancata la musica: il prof. Luca Pollastri ha diretto la classe 3 ^A che ha proposto una riscrittura della canzone “Quello che non ho” di Fabrizio De Andrè e il prof. Stefano Cirinnà ha diretto il suo Gruppo Musicale che ha proposto una selezione di brani cantati a cappella molto ben eseguiti e molto significativi.

Al termine del momento a teatro, i ragazzi della secondaria si sono riuniti con i bambini della primaria nel cortila dell’oratorio per la consegna delle scatole ai volontari della Casa della Carità. In tutto, sono state consegnate più di 100 scatole solidali!

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