Di Federico Maiocchi ed Ahmed Elsehiti
6/11/2025
Il nostro paese ospita numerosi viali di tigli, alcuni esemplari dei quali sono quasi centenari. Ma quali sono le caratteristiche di questo bellissimo albero?

Il tiglio è un albero molto longevo e molto diffuso nelle città. È noto per le sue proprietà calmanti e curative. Le parti commestibili sono: le foglie (giovani, in insalata), i fiori (per decotti e tisane), l’alburno (la corteccia interna della pianta), i carceruli (i frutti).

Il tiglio è una pianta delicata, ma quelli sopravvissuti possono aver fatto ombra a Leonardo Da Vinci o a Galileo Galilei dato che se fatto vivere in condizioni ottimali può sopravvivere più di 500 anni. In commercio potete trovare tisane ai fiori di tiglio, ma perché non andare nei boschi a raccogliere fiori e foglie? Allora, le foglie giovani (si raccolgono solo da aprile a giugno) vanno messe subito in insalata, mentre i fiori si possono o usare freschi per i decotti, oppure fatti seccare al forno o all’aperto (se il clima è sufficientemente secco) e vanno conservati in barattoli di vetro. Tutte le parti del tiglio apportano vitamine e sali minerali, soprattutto sono un toccasana per il sonno. Volete un tiglio in giardino ma non volete comprarlo? Niente di più semplice; si può avere una piantina di tiglio in due modi: da settembre a ottobre prendete i carceruli (i semi marroncini della pianta) e potete piantarli in un vaso. Il secondo modo, invece, consiste nell’usare i polloni, i germogli alla base del tiglio (ma anche di altre piante): strappateli, meglio se con le radici ma vanno bene anche senza, e piantateli in vaso. E, ovviamente, potete usare i fiori di tiglio per preparazioni casalinghe come sciroppi, centerbe (mix di erbe bollite e fatte raffreddare, molto consigliato se non vi piacciono i decotti caldi), unguenti (unendo i fiori a del burro di karitè) e creme.
Nell’antichità, il tiglio era considerato un albero sacro da molte civiltà.

Era sacro ad Afrodite nella mitologia greca e a Freya tra i popoli nordici. Simboleggiava l’amore coniugale e la fedeltà, anche grazie alla forma a cuore delle sue foglie. Lo testimonia il mito di Filemone e Bauci, due anziani rispettosi degli dei che vennero premiati, a fine vita e trasformati in una quercia e in un tiglio abbracciati tra loro.

In molte culture, il tiglio veniva piantato nei villaggi come simbolo di pace, giustizia e verità. Sotto il tiglio si tenevano assemblee e si amministrava la giustizia, credendo che l’albero conferisse saggezza, calma e chiarezza.
